In Botswana riprende la caccia agli elefanti: consentito ucciderne 287 esemplari

Il Governo del Paese africano ha riaperto la stagione di caccia, che durerà fino al 21 settembre. Concesse 287 licenze di caccia per uccidere gli elefanti, pratica che le associazioni hanno definito obsoleta.
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Sara Del Dot 9 Aprile 2021

Nonostante la pandemia e il ritrovamento nel corso dell’ultimo anno di diverse carcasse di elefanti il 6 aprile, ovvero qualche giorno fa, ai cacciatori è stato nuovamente dato il via libera per uccidere esemplari di elefanti in Africa.

Le autorità del Botswana hanno infatti rilasciato bel 287 licenze di caccia all’elefante. Ciò significa che ai cacciatori sarà consentito sparare a tale numero di pachidermi nel corso di questa nuova stagione venatoria, che l’anno scorso si era interrotta a causa del virus, e che durerà fino al 21 settembre.

Le reazioni dei gruppi che operano a difesa degli elefanti sul territorio non hanno tardato ad arrivare. Gli attivisti hanno dichiarato la pratica venatoria ormai obsoleta e senza più ragione di esistere, anche dal momento che nel 2014 era stata revocata per ragioni di conservazione, poi ripresa nel 2019 grazie anche al fatto che il numero di esemplari era cresciuto. La caccia, oggi, è concessa soltanto per ragioni economiche, dato che la gran parte dei cacciatori proviene dagli Stati Uniti, Russia e vari Paesi europei.

La scusa di base presentata dalle autorità è che la proliferazione di elefanti mette a rischio coltivazioni e raccolti di alcune popolazioni rurali della zona.