
Ormai possiamo dire di essere (quasi) tutti d’accordo: gli animali non sono oggetti e prima di acquistarne uno è bene ragionare profondamente sull’impegno che comporta. Per questo motivo, teche e gabbiette contenenti cuccioli di razza di pochissimi mesi ed esposte nelle vetrine dei negozi sono sempre state criticate aspramente dal mondo animalista e da chiunque altro fosse in disaccordo con la compravendita di animali da compagnia. Ma se ti dicessi che da oggi quei cuccioli dotati di pedigree verranno sostituiti da esemplari più sfortunati, provenienti da canili, rifugi o associazioni, la penseresti allo stesso modo?
È ciò che è accaduto nello Stato americano della California, dove dal primo gennaio 2019 è entrato in vigore il Pet Rescue and Adoption Act, una nuova legge sugli animali da compagnia approvata in Parlamento nel 2017, che desidera incentivare le adozioni di cani, gatti e addirittura conigli trovatelli, garantendo loro maggiore visibilità attraverso quegli stessi negozi in cui un tempo potevi trovare soltanto carlini e barboncini certificati. D’ora in poi, un certificato ci sarà comunque, ma attesterà la provenienza del cucciolo da rifugi o associazioni no profit.
L’iniziativa inoltre non rappresenta un vantaggio soltanto in termini di visibilità e adozioni. Infatti, consentirà di ridurre il fenomeno di randagismo e abbandoni, e di conseguenza le spese dei rifugi a carico dello Stato, che attualmente ammontano a circa 250 milioni di dollari l’anno tra sterilizzazioni e soppressioni. Insomma, pare che questa legge rappresenti una svolta positiva un po’ da tutti i punti di vista, e speriamo che l’esempio virtuoso della California (che è il primo Paese americano ad aver intrapreso un’iniziativa di questo genere) venga seguito da tanti altri Paesi, in America e altrove. E chi vuole comprare un animale di razza? Dovrà rivolgersi esclusivamente agli allevamenti privati specializzati.