In Congo c’è il fiume più scuro del mondo: ecco perché le sue acque sono nere

Il maggiore responsabile del colore oscuro di questo affluente del fiume Congo pare essere il carbonio, che porta con sé la storia della foresta pluviale che attraversa.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Sara Polotti 24 Novembre 2023

Il fiume Ruki, un misterioso e incontaminato affluente del fiume Congo (nel cuore della Repubblica Democratica del Congo), è stato al centro di uno studio che ha cercato di svelarne il fascino. A prima vista, infatti, questo corso d'acqua appare scurissimo.

In un anno di ricerche, tra il 2019 e il 2020, gli scienziati e le scienziate lo hanno esplorato e scandagliato per capire perché le sue acque siano così scure, addirittura più nere di quelle del famoso Rio Negro. Ecco cosa hanno scoperto.

Lo studio

A condurre la ricerca sono stati gli scienziati e le scienziate dell’Università di Bangor, nel Regno Unito. Pubblicati sulla rivista Limnology and Oceanography, i risultati dello studio hanno messo in luce come il colore così scuro del fiume Ruki – tale da fare scomparire la mano che vi si immerga – sia dovuto a composti organici disciolti nelle sue acque.

In particolare, il maggiore responsabile parrebbe essere il carbonio, proveniente dalle piante e dalla materia organica della foresta pluviale vicina. È come, in altre parole, se il fiume stesse portando un pezzo di selva pluviale con sé, come se l'acqua del fiume fosse un vero e proprio racconto della vita nella foresta, che si lascia trasportare dalla corrente.

La storia nell'acqua

Il colore e il materiale che il Ruki trasporta vengono principalmente da piante della foresta pluviale, dunque. Si tratta, però, di un mix di vegetazione moderna e, in alcune occasioni, di materiale più antico che potrebbe provenire da zone di torba.

Di conseguenza, il fiume Ruki è un vero e proprio contenitore, una narrazione fisica e concreta della storia naturale di questa zona.

La rilevanza ambientale

Questi risultati sono importanti perché fanno parte del processo più ampio di controllo idrologico per comprendere le concentrazioni naturali di carbonio nei bacini e nelle correnti d'acqua.

L'eccezionale efficienza di questo fiume nella distribuzione del carbonio, in questo senso, rappresenta per i ricercatori e le ricercatrici un'occasione per mettere in luce l'importanza di ulteriori ricerche per comprendere appieno le dinamiche dei fiumi tropicali e il loro ruolo nel ciclo globale del carbonio.

Fonte| "Hydrology drives export and composition of carbon in a pristine tropical river", pubblicato su Limnology and Oceanography il 13 ottobre 2023