
Tutti quanti abbiamo due vite, una nel mondo fatto di oggetti materiali, piante, alberi e attività quotidiane e una nell’altro mondo, quello della connessione online costante e continua.
In entrambi sono necessarie regole affinché ogni elemento funzioni alla perfezione e nel mondo dell’interazione online – su cui si basano attività quotidiane e lavorative – è decisiva la cosiddetta regola del 7-38-55.
Formulata dallo psicologo Albert Mehrabian negli anni ’70, è una teoria che aiuta a capire come funziona la comunicazione tra persone attraverso schermi e dispositivi.
La regola del 7-38-55 è stata teorizzata dallo psicologo statunitense Albert Mehrabian nel 1971, quando era docente all’University of Los Angeles.
Mehrabian si concentrò in particolare sull’insieme degli elementi che intervengono nelle fase di trasmissione e ricezione di un messaggio: il linguaggio del corpo, il tono di voce e le parole.
Teorizzò dunque la formula del 7-38-55 che, in termini percentuali, conferma l’importanza di ciascuno di tre elementi di ogni atto comunicativo.
Secondo Mehrabian il 7% del significato di un messaggio deriva dalle parole mentre il 38% passa per mezzo del tono di voce impiegato. Il restante 55% del significato invece sarebbe in capo al linguaggio del corpo.
Per applicare la regola attraverso lo schermo ci sono varie strategie. Nella comunicazione online scritta puoi ricorrere a semplici emoji, capaci di contribuire nella trasmissione di emozioni compensando quindi la mancanza di comunicazione non verbale in presenza.
In caso di videochiamate invece tieni una postura del corpo aperta e accogliente per ispirare tranquillità. Mantieni anche un’espressione del viso coerente ed evita gesti che potrebbero trasmettere agitazione.
Anche le parole sono decisive: a casa come sul lavoro usa termini precisi e coerenti, specie con l’oggetto della comunicazione.