
L’avocado rischiava di mettere a rischio elefanti e pastori africani. Ma per fortuna gli ambientalisti hanno evitato un impatto che sarebbe stato molto più alto del necessario.
Così, grazie a una sentenza del tribunale ambientale, il National Environmental Tribunal, l’appello dell’azienda produttrice di avocado Kiliavo Fresh è stato respinto, impedendo quindi loro di creare 72 ettari di campi di coltivazione di questo frutto. Campi che avrebbero messo in difficoltà gli elefanti, che utilizzano quello spazio del parco nazionale di Amboseli al confine con la Tanzania, nei pressi del monte Kilimangiaro, per effettuare la transumanza, ma anche la sussistenza dei pastori locali Masaai.
La vicenda aveva avuto inizio mesi fa, quando l’autorità governativa Nema (National Management Environment Authority) aveva revocato la licenza per creare questi campi. I produttori allora avevano fatto ricorso, ricorso che è stato loro rifiutato in tempi recenti sancendo definitivamente la salvezza di questo spazio di terra così importante per gli ecosistemi locali.
A difesa delle specie selvatiche rare, poi, sempre in Kenya verrà poi avviato il primo censimento nazionale della fauna selvatica. L’obiettivo è comprendere meglio quanti animali e quante specie sono presenti sul territorio e come sono distribuiti, suggerendo strategie di conservazione per evitare minacce. Oltre a rinoceronti, elefanti e leoni, già monitorati, il censimento mira a individuare e valutare la presenza anche di specie come il pangolino, l’antilope Sable, la giraffa. Tutte specie minacciate, come già detto varie volte, da espansione e diffusione degli insediamenti umani, attività di bracconaggio e i cambiamenti climatici.