
Come spesso accade i primi a pagare le conseguenze più immediate della siccità sono gli animali. In Kenya negli ultimi mesi ne sono morti già di 1.500. Tra questi ci sono anche tanti elefanti, tanto che i ranger del Reteti Elephant Sanctuary – un vero e proprio santuario per elefanti – sono costretti a prendersi cura dei cuccioli rimasti senza genitori, vegliandoli giorno e notte.
Il Reteti Elephant Sanctuary era già salito agli onori della cronaca per la sua singolarità. Si tratta infatti della prima area protetta gestita da comunità indigene. Collocato nelle montagne del nord del Kenya, nel remoto Mathews Range, nel cuore di Samburu, questo santuario è stato aperto nel 2016 con l'obiettivo di salvare i cuccioli di elefante, farli crescere e poi reintrodurli in natura.
L'orfanotrofio è nato da un'intuizione dalla comunità autoctona del posto: creare un'organizzazione a conduzione comunitaria impegnata a salvare, riabilitare e reinserire nel loro habitat cuccioli di elefante orfani o abbandonati.
I cuccioli di elefanti rischiano spesso la vita a causa dei più svariati motivi. Oggi la siccità è una delle prime cause del fenomeno, ma non è raro che i piccoli finiscano nei pozzi costruiti dall'uomo, oppure che muoiano a causa di cause naturali.
Di fronte a questa situazione la comunità ha sollevato preoccupazioni e voglia di aiutare gli animali. Così il Kenya Wildlife Service e il governo della contea di Samburu ha raccolto il desiderio della comunità locale inserendola in questo progetto di cura e difesa degli elefanti.
"Questo è il risultato – spiegano i fondatori del Reteti Elephant Sanctuary – di un movimento di base ampiamente riconosciuto e in espansione per la conservazione guidata dalle comunità nel Kenya settentrionale: un movimento che sta facendo crescere nuove economie, trasformando le vite e conservando le risorse naturali".
Non è un caso se proprio i Samburu hanno deciso di avviare questo progetto. Questo popolo indigeno vive da migliaia di anni accanto alla fauna selvatica e nutre un profondo rispetto per gli elefanti con cui condivide la terra e le sue risorse.
A questa naturale propensione per il rapporto con gli animali, si aggiunge la preparazione un team preparato ad hoc: i guardiani sono stati formalmente addestrati alla cura, alla riabilitazione e al rilascio dei cuccioli.