In Liguria nasce l’avvistatore di cetacei: la nuova professione che unisce turismo e tutela ambientale

Un professionista esperto di turismo marino che accompagnerà i visitatori in un’esperienza turistica attraverso le bellezze naturali della Regione. L’idea, proposta da due assessori della Liguria, è quella di incentivare il turismo della zona attraverso il suo splendido mare e le attività che vi si possono svolgere.
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Sara Del Dot 13 Marzo 2019

Sono tante le persone che, appena possono, scappano dalla città per andare verso il mare. Solo da Milano, nei weekend primaverili, migliaia di auto iniziano ad affollare le autostrade dirette verso luoghi decisamente più piacevoli della metropoli. Meta prediletta è, senza dubbio, la Liguria. Una regione in cui il turismo è fondamentale, in particolare quello riguardante le attività che hanno a che fare con il mare. E non parlo solo di spiagge e stabilimenti balneari. Infatti se ti piacciono gli animali marini, in particolare balene e cetacei, ma non li hai mai visti dal vivo, potresti dedicarti a un po’ di whale watching nel Santuario Pelagos, la prima area protetta internazionale del Mediterraneo che coinvolge anche il tratto di mare ligure. Vivere un contatto ravvicinato con un gigante mammifero del mare è un’emozione unica. Ed è un’esperienza che può unire in modo efficace l’idea di turismo esperienziale e tutela ambientale. Ma per farlo nel migliore dei modi, sono necessari esperti e specialisti appositamente formati.

Per questo motivo, la Regione Liguria ha pensato bene di introdurre una nuova figura professionale che sia in grado di accompagnare i visitatori in una consapevole e attenta attività di whale watching, lungo le coste liguri. L’hanno chiamato “avvistatore di cetacei”, ma si tratterebbe di un esperto accompagnatore di turismo marino specializzato in gite in mare, in particolare per l’avvistamento di cetacei lungo la Riviera di Ponente. L’idea è stata avanzata dagli assessori regionali Giovanni Berrino e Ilaria Cavo, al fine di implementare maggiormente, tramite il concetto di turismo sostenibile, la promozione e la valorizzazione del mare, che rappresenta un punto di forza notevole per quanto riguarda il turismo della Regione.

La nuova figura professionale, comunque, non dovrà soltanto accompagnare i visitatori alla ricerca di balene, delfini e capodogli. Dovrà infatti conoscere bene la fauna e le zone da valorizzare da un punto di vista naturalistico e avere dimestichezza con la strumentazione. Non a caso, per diventare osservatore di cetacei sarà necessario seguire un corso di formazione per poi ottenere un attestato rilasciato dalla Regione. Questa iniziativa si inserisce all’interno di uno stanziamento generale di fondi della Regione per la formazione di varie professionalità, in cui sono stati messi a disposizione 5 milioni di euro.