
Per ora sono solo ipotesi, ma a quanto pare le scienziate e gli scienziati americani sono quasi certi: nella Caldera McDermitt ci sarebbe la più grande riserva di litio al mondo. Le supposizioni si basano su stime e rilevamenti che vanno avanti dagli anni Settanta e che riguardano l'interno di un antico super-vulcano che si trova lungo il confine tra Nevada e Oregon.
Sebbene, appunto, i rilevamenti e le considerazioni si susseguano dal secolo scorso, sono le ricerche degli ultimi anni a fare ben sperare.
In particolare, sta avendo molta risonanza quella pubblicata nel 2023 su Science Daily, che stima che nella cavità del super vulcano della Caldera McDermitt (che si formò 16 milioni di anni fa proprio in seguito a un'eruzione) ci siano dai 20 ai 40 milioni di tonnellate di litio.
Geologi e geologhe sono così sicuri perché le loro ipotesi si basano su stime e confronti sui campioni.
In particolare, mettendo in relazione le quantità di litio trovate nelle saline boliviane sembrano essere la metà rispetto a quelle rilevate in Nevada. Un dato significativo, se si considera che fino a poco tempo fa queste saline della Bolivia detenevano il record proprio riguardo all'abbondanza di litio.
Il litio è un metallo solido tra i più leggeri che oggigiorno è vitale per numerose industrie. Tra gli impieghi troviamo:
Per quanto la notizia possa essere interessante per tante industrie, anche in ottica di potenziale sostenibilità, non mancano le riserve. La prima riguarda la zona di estrazione: il litio non sarebbe infatti presente in maniera uniforme nella Caldera. Le maggiori concentrazioni di questo metallo sarebbero verso Sud, nei pressi di Thacker Pass, una zona abitata e protetta da tribù indigene, che potrebbero venire sconvolte.
Oltre a ciò si teme che estraendo il litio i livello delle acque sotterranee si abbassi e che lo sfruttamento delle territorio metta in pericolo numerose specie animali, come il gallo cedrone e l'aquila reale.