In Norvegia il Governo autorizza il massacro di quasi 1300 balene per la nuova stagione

A inizio aprile la Norvegia ha dato il via alla stagione di caccia a fini commerciali. La denuncia arriva da un’associazione ambientalista francese che pubblica sulla propria pagina Facebook le foto di alcuni cetacei uccisi sulle imbarcazioni norvegesi.
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Gaia Cortese 14 Aprile 2020

Non c'è pace per le balene.  L'1 aprile il Governo norvegese ha dato inizio alla nuova stagione di caccia  commerciale di questi cetacei, unendosi agli unici altri due Paesi che da sempre minacciano questi esemplari: il Giappone e l'Islanda.

La denuncia arriva dall'associazione ambientalista C’est Assez (che significa "È abbastanza") che sulla propria pagina Facebook ha pubblicato delle immagini che ritraggono alcune balenottere catturate e uccise nelle acque al largo della Norvegia.

"La Norvegia ha ripreso la caccia commerciale alla balena nel 1993, e nel 2002 sono riprese le esportazioni di prodotti balenieri principalmente in Giappone – è la denuncia dell'associazione C’est Assez -. Esportazioni, tra l'altro, vietate dalla Convenzione Internazionale sulle Specie minacciate, firmata nel marzo del 1973″.

La quota autorizzata dal Governo norvegese per questa stagione di caccia è di circa 1300 esemplari. Negli ultimi due anni, tuttavia, la Norvegia può essere considerato il Paese che ha massacrato il più alto numero di grandi cetacei: le grandi baleniere impiegate per la caccia, infatti, ogni anno ne uccidono più di quelle abbattute da Giappone e Islanda messi insieme.