In Nuova Zelanda 97 globicefali e 3 delfini tursiopi sono morti arenati sulla spiaggia

Non si conoscono ancora le cause dello spiaggiamento di massa avvenuto alle Isole Chatham, un arcipelago a Est della Nuova Zelanda. Secondo alcuni, i glibocefali potrebbero aver seguito fino a riva il propio capo branco malato, secondi altri sarebbero stati spinti della cattive condizioni meteorologiche.
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Kevin Ben Alì Zinati 30 Novembre 2020

I numeri che arrivano dalla Nuova Zelanda sono di quelli che non vorresti sentire. Ben 97 globicefali e 3 delfini tursiopi sono stati trovati morti, arenati sulle spiagge delle Isole Chatham, un arcipelago a Est dell’Isola. Lo spiaggiamento è avvenuto domenica: decine di mammiferi marini sono stati ritrovati sulla terraferma privi di vita e non se ne conoscono ancora le cause.

Cos’è successo?

Forse non lo sapevi ma i globicefali sono grandi delfinidi che possono anche superare i 6 metri di lunghezza. Lo scorso weekend centinaia di globicefali sono stati ritrovati arenati sulle spiagge delle Isole Chatham, in Nuova Zelanda. Non sono ancora chiare le ragioni che hanno portato allo spiaggiamento: secondo alcuni il branco avrebbe seguito il proprio “capo” malato fino alla terraferma, altri invece danno la colpa alle condizioni meteorologiche estreme. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che gli spiaggiamenti di massa sono fenomeni comuni in queste zone: pensa che nel 1908 più di 1000 animali si erano arenati sulla terraferma.

Le operazioni di salvataggio sono state rallentate da un blackout che ha reso difficili tutte le comunicazioni e così, quando sono arrivate, le autorità del Dipartimento di Conservazione si sono ritrovate di fronte a 97 globicefali e 3 delfini tursiopi fermi immobili sulla spiaggia. Non è tutto, perché 26 di loro erano ancora vivi. E ciò non ha fatto altro che peggiorare la situazione: le loro condizioni di salute erano precarie, i globicefali erano troppo deboli per poter essere rimessi nell’oceano dove, con tutta probabilità, sarebbero stati facili prede per grandi squali bianchi. Così i veterinari neozelandesi sono stati costretti e li hanno dovuti sopprimere, con l’eutanasia.

Per onorare lo spirito dei globicefali e dei delfini morti, i rappresenti di alcuni popoli indigeni si sono raccolti sul luogo dello spiaggiamento e hanno tenuto la karakia, una cerimonia in onore di queste creature del mare.