In Oregon gli alberi stanno morendo in massa, i ricercatori la chiamano “Firmageddon”

Nello stato dell’Oregon e di Washington si sta verificando una situazione assurda: centinaia di alberi muoiono, e l’intrecciarsi di fenomeni come la siccità e i cambiamenti climatici. È la “Firmageddon”: la siccità che uccide in massa, come l’hanno definita i ricercatori.
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Francesco Castagna 17 Dicembre 2022

Si chiama "Firmageddon" ed è una siccità che sta uccidendo in massa gli alberi delle foreste dell'Oregon, lo stato della regione del Pacifico nordoccidentale degli Stati Uniti.

Dall'inglese "fir tree", ovvero abete, i ricercatori hanno così descritto un vero e proprio sterminio di alberi di massa. Si tratta della moria di abeti che gli stati dell'Oregon e di Washington abbiano mai subito.

È seria e preoccupante, perché riguarda 1,23 milioni di acri (4920.977km²). Diversi ricercatori ritengono che le morti diffuse siano correlate a temperature più alte del normale e scarse precipitazioni. E così non è più raro osservare nei boschi di questi stati delle chiazze rosse in mezzo a tanti alberi verdi, è il simbolo che intere parti di foresta stanno scomparendo.

Per questo motivo è importante capire come contrastare questo fenomeno, ma anche cambiare il tipo di alberi da piantare. Alberi che siano adatti alle attuali temperature e in grado di resistere a lunghi periodi senz'acqua. Solo nuove specie di piante che crescono al loro posto potrebbero infatti rimodellare l'intero ecosistema forestale.

D'altronde l'Oregon non è nuovo a questo tipo di notizie, già nel 2021 lo Stato era stato colpito da un caldo anomalo che ha raggiunto picchi di 49°C.

Un timelapse aveva catturato l'evolversi delle nubi di fumo che in Oregon hanno bloccato la luce del giorno l'8 settembre, un record storico di incendi selvaggi.

E ora la siccità, che è un moltiplicatore di incendi. 1,1 milioni di acri di foresta morta solamente nell'Oregon, il doppio rispetto alle morie degli anni precedenti. Oltre al caldo estremo, anche una serie di eventi, insetti e malattie fungine che indeboliscono e uccidono gli alberi, e ad aggravare la situazione vi è la siccità.

"Quando si verifica un evento di siccità, in pratica si indebolisce l'intera foresta fino al punto in cui gli insetti e le malattie iniziano a lavorare in tandem, spingendo un albero oltre il limite e facendolo soccombere", ha spiegato Daniel DePinte, autrice del lavoro per l'USFS Pacific Northwest Region Aerial Survey, il Servizio forestale del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti.

E questa correlazione tra una situazione di caldo estremo e la presenza di numerosi insetti e parassiti che vanno ad aggredire le piante si è verificata anche in passato in Italia, nello specifico nella regione Puglia. Da quel che emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia "Con le alte temperature estive che si spingono oltre i 40 gradi è boom di insetti e acari in campi e alveari che danneggiano la frutta, le foglie, le piante, ma attaccano anche le api, già colpite dalla grave siccità".

Cambiamenti climatici, surriscaldamento e globalizzazione hanno fatto arrivare anche in Italia parassiti "alieni", come è noto il caso della Xylella, che ha fatto seccare 21 milioni di ulivi.