
Si trovavano all’interno di un’area protetta del Botswana, in Sudafrica quando sono morti per avvelenamento. Si tratta di 537 avvoltoi di varie specie e due aquile, in gran parte esemplari in via di estinzione.
Secondo le ricostruzioni delle autorità del luogo, gli animali potrebbero essere morti dopo che alcuni bracconieri hanno riempito di veleno le carcasse di tre elefanti, di cui questi rapaci si nutrono. Questa pratica sembra essere piuttosto comune nelle zone da alto tasso di bracconaggio, perché quando gli avvoltoi si concentrano attorno ai cadaveri degli animali uccisi, essendo visibili a chilometri di distanza attirano l’attenzione, rendendo le azioni dei criminali più esposte alle autorità forestali.
La perdita di un numero così alto di specie rappresenta un danno enorme per l’equilibrio di questi animali molto fragili, un danno che è stato in seguito definito come “irrecuperabile” dall’Unione internazionale per la conservazione della natura.