Incentivi contro lo spopolamento: dai bonus fino a 100.000 euro ai voucher per lo shopping nei piccoli borghi italiani

Dai contributi a fondo perduto fino ai voucher per lo shopping: ecco le iniziative messe in campo dai piccoli comuni italiani per combattere lo spopolamento e attrarre nuovi residenti.
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Redazione 23 Settembre 2025

Lo spopolamento dei piccoli comuni italiani è un fenomeno in costante crescita, ma oggi molte amministrazioni locali stanno rispondendo con iniziative concrete e originali. Da nord a sud, si moltiplicano i bonus per trasferirsi nei borghi: contributi economici, case a 1 euro, voucher per lo shopping e agevolazioni per famiglie e lavoratori in smart working.

Scigliano (Calabria): fino a 5.000 euro a chi si trasferisce

Nel cuore della Calabria, il comune di Scigliano, in provincia di Cosenza, ha lanciato un contributo a fondo perduto fino a 5.000 euro destinato a famiglie, pensionati e smart worker. L’iniziativa rientra nel piano regionale contro lo spopolamento, a cui hanno aderito 89 comuni calabresi considerati a rischio scomparsa.

Este (Veneto): voucher, bonus bebè e incentivi fino a 1.000 euro

Nel comune di Este, in provincia di Padova, è stato attivato il "Bonus Residenzialità", un pacchetto di agevolazioni pensato per incentivare i nuovi residenti. L’offerta include:

Voucher da 50 euro spendibili nei negozi locali

  • Bonus Bebè
  • Kit Scuola
  • Riduzioni sulla TARI
  • Buoni da 500 a 1.000 euro, in base al numero di componenti del nucleo familiare

Panettieri: paesaggi da sogno e obbligo di permanenza

Il comune di Panettieri, anch’esso in provincia di Cosenza, punta sulla bellezza del territorio per attrarre nuovi abitanti. Il bando promozionale promette “cieli azzurri e montagne” a chi decide di trasferirsi, ma impone alcune condizioni:

Provenienza da città con oltre 5.000 abitanti

Trasferimento entro 90 giorni dall’approvazione

Permanenza minima di 5 anni

Trentino: incentivi fino a 100.000 euro per ripopolare le montagne

Anche il nord Italia affronta il problema dello spopolamento. La provincia autonoma di Trento ha messo a disposizione bonus fino a 100.000 euro per chi si trasferisce nei comuni montani. A Dambel, piccolo centro della Val di Non con appena 398 abitanti, il sindaco Andrea Pollo ha accolto con entusiasmo i nuovi arrivati, auspicando una rinascita del paese.

Emilia-Romagna: 25.000 euro alle giovani coppie per la prima casa

Nei comuni del Basso Ferrarese, le amministrazioni offrono un contributo di 25.000 euro alle giovani coppie per l’acquisto della prima abitazione. Un’iniziativa pensata per dare nuova vita a paesi che rischiano di rimanere deserti. Le richieste per accedere ai fondi sono già una trentina.

Penne (Abruzzo): boom per le case simboliche

Nel borgo di Penne, in provincia di Pescara, è scoppiato l’interesse per le case simboliche. Il bando, che non prevede obbligo di residenza né cauzione, ha ricevuto oltre 1.700 richieste, molte delle quali provenienti dall’Asia. L’unico vincolo? Ristrutturare l’immobile entro tre anni. Le prime tre case sono state assegnate a cittadini stranieri, provenienti da Regno Unito, Olanda e Germania.

Sardegna: bonus natalità per chi si trasferisce nei piccoli comuni

Anche la Sardegna ha avviato una politica di incentivi per rilanciare i comuni con meno di 5.000 abitanti. Tra le misure:

600 euro per il primo figlio (fino a 5 anni)

400 euro per il secondo figlio

Il comune di Ollolai, già noto per le sue case a 1 euro, ha fatto scuola e continua ad attrarre attenzione internazionale.

Perché i comuni italiani offrono bonus e case a 1 euro?

Le misure contro lo spopolamento non sono solo simboliche: rispondono a un’emergenza demografica reale che minaccia la sopravvivenza di molte comunità locali. Offrire bonus economici, case a prezzo simbolico e agevolazioni fiscali è diventata una strategia concreta per riportare la vita nei centri storici abbandonati, rilanciare l’economia locale e salvare tradizioni secolari.