Incidente alla funivia del Monte Faito: 4 morti, un ferito grave e indagini in corso

La tragedia della funivia del Monte Faito ha riacceso l’attenzione sulla sicurezza degli impianti turistici. Quattro le vittime, un ferito grave e molte domande ancora senza risposta.
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Redazione 18 Aprile 2025

Il drammatico incidente sulla funivia del Monte Faito ha provocato la morte di quattro persone e il ferimento grave di un turista. Le vittime identificate sono Carmine Parlato, 59 anni, operatore di bordo dell’azienda Eav, Janan Suliman, turista israeliana di 25 anni, e Margaret Elaine Winn, cittadina britannica di 58 anni. La quarta vittima, presumibilmente anche lei britannica, non è stata ancora ufficialmente identificata.

Gravemente ferito un altro turista israeliano, privo di documenti, che si trovava nella cabina al momento dell'incidente: ha circa 30 anni ed è ricoverato in prognosi riservata all’Ospedale del Mare di Napoli. Nell’altra cabina, diretta a valle, viaggiavano dieci persone: tutte sono state tratte in salvo.

Cosa è successo

È stata aperta un’inchiesta da parte della Procura di Torre Annunziata per accertare le cause della tragedia. Il fascicolo, al momento contro ignoti, ipotizza i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Secondo quanto riportato dall’AGI, le indagini potrebbero concentrarsi su tre elementi chiave: la rottura del cavo di trazione, il presunto mancato funzionamento del freno di emergenza nella cabina a monte e le condizioni meteo avverse, con forte vento e un'allerta gialla attiva al momento dell’incidente.

Il sistema della funivia era tornato operativo da appena dieci giorni dopo la consueta chiusura invernale. Prima ancora, l’impianto era rimasto fermo per ben quattro anni per lavori di ristrutturazione, riaprendo nel 2016. A rendere ancora più drammatica la vicenda è il fatto che, secondo quanto emerso, si sarebbe spezzato un cavo. Da quel momento, tutto è diventato confuso: le domande sono molte, ma al momento mancano risposte certe.

Le indagini

Sul luogo della tragedia si sono recati il capo della Procura Nunzio Fragliasso e il pm Giuliano Schioppi. Le indagini sono affidate alla polizia e dovranno fare chiarezza su eventuali negligenze nella manutenzione dell’impianto e sulla gestione della sicurezza in presenza di condizioni atmosferiche critiche.

Una tragedia che scuote l’Italia e apre interrogativi urgenti sulla sicurezza dei trasporti in zone montane.