
In molti definiscono Milano come una città piuttosto grigia. E non è soltanto colpa della nebbia. L’inquinamento che aleggia nell’atmosfera del capoluogo meneghino, ha raggiunto livelli preoccupanti. Complici le circa 700.000 vetture che circolano per le sue strade sempre congestionate, o magari anche l’abitudine non proprio ecologica di utilizzare l’auto anche quando a bordo c’è una sola persona, lo smog, a Milano, non è proprio quello che si può definire un nemico invisibile. Anzi, si vede fin troppo. Sui muri delle case, sulle automobili, sui davanzali delle finestre. Una polverina nera a cui magari non facciamo tanto caso ma che inaliamo ogni giorno, tutto il giorno. O, per lo meno, quando ci troviamo a passare per le strade più trafficate.
In alcune zone di Milano, infatti, sono presenti concentrazioni di particolato PM10, PM2,5 e PM1 che raggiungono livelli oltre il doppio rispetto al limite stabilito dall’Organizzazione Mondiale della
Sanità.
Secondo le misurazioni effettuate in quest’occasione, in alcune zone a sud della città le concentrazioni di PM10 presentano un livello due volte superiore rispetto al limite annuale, mentre per quanto riguarda il PM2,5, sono state rilevate cifre ben quattro volte superiori a quelle stabilite dall’Oms per la tutela della salute dei cittadini. Il risultato che emerge da questa situazione è piuttosto preoccupante, e segnala il grosso rischio a cui i cittadini, in particolare soggetti deboli come bambini e anziani, sono sottoposti ad ogni respiro che fanno. Tuttavia, diverso è il discorso per quanto riguarda le aree pedonali, entro i confini della quali i livelli tornano subito accettabili. I risultati delle misurazioni in ogni singola zona della città analizzata sono stati riassunti in una mappa interattiva:
Secondo un rapporto dell’Organizzazione mondiale della Sanità, ogni anno nel mondo i morti causati dall’inquinamento atmosferico sono circa tre milioni. Infatti, le conseguenze della continua esposizione allo smog sulla nostra salute sono diverse: da malattie cardiovascolari, a patologie respiratorie, fino ad allergie, tumori ai polmoni e ictus.
È sempre l’Oms, in un rapporto, ad affermare che ogni giorno più del 90% dei bambini sotto i 15 anni nel mondo respira aria inquinata, che rappresenta la causa di circa 600.000 morti infantili. In Italia, circa il 98% dei bambini è esposto a livelli troppo alti di polveri ultrasottili. E quali sono gli effetti sulla loro salute? Gli effetti dello smog sulla salute e sulla crescita dei bambini si manifestano già nel corso della gravidanza, quindi prima ancora che loro nascano. In seguito, possono subire danni ai polmoni, essere colpiti da allergie, infiammazioni polmonari o ai bronchi, e possono anche vedere compromesso il loro sviluppo cognitivo, oltre a predisporsi pericolosamente a malattie cardiovascolari.