Inquinamento in città: è sicuro aprire le finestre per arieggiare quando i livelli di smog sono alti?

Quando le centraline che controllano la qualità dell’aria registrano una situazione insalubre cosa possiamo fare per mantenere sicuri gli ambienti interni?
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Francesco Castagna 6 Febbraio 2024

Quante volte ti è capitato di sentire la necessità di cambiare aria in casa? Di solito lo si fa la mattina o quando sentiamo che negli ambienti interni non c'è un ricambio di corrente. Purtroppo sempre più spesso nelle nostre città i livelli della qualità dell'aria non sono ottimali per la nostra salute, specialmente se in Italia abiti in zone come la Pianura Padana. Cosa fare quindi se l'aria che si trova all'esterno è inquinata? Quando è il momento migliore della giornata per aprire le finestre? E, soprattutto, quali sono i consigli utili per mantenere un ambiente sano in sicurezza?

Forse non lo sapevi, ma in casa si annidano una serie di inquinanti che molto spesso risultano più tossici per la nostra salute dell'aria che si trova negli ambienti interni. Stiamo parlando di gas radon, composti volatili emessi da vernici e suppellettili, acari della polvere, formaldeide, CO2, muffe e molti altri ancora. E all'esterno la situazione non è migliore: infatti, secondo le stime dell'ultimo rapporto Mal'Aria 2023 "Nel 2022, 29 città su 95 hanno superato i limiti giornalieri di PM10. Le situazioni peggiori a Torino, Milano, Modena, Asti, Padova e Venezia che hanno registrato più del doppio degli sforamenti consentiti".

Nel caso di ambienti come la Pianura Padana purtroppo non è sempre consigliabile aprire le finestre, anche perché non servirebbe né da un punto di vista ambientale né da uno economico. Lasciare le finestre aperte comporta infatti una dispersione di energia che, come ti dicevo, ha un impatto sia sull'ambiente sia sulle bollette. Quindi cosa possiamo fare se viviamo in un ambiente inquinato, ma al tempo stesso dobbiamo tenere puliti gli ambienti interni? Ecco alcuni consigli utili.

Quando aprire le finestre

Proprio come facevano i nostri nonni, che la mattina si alzavano all'alba per cominciare a svolgere le pulizie di casa, l'ora più adatta per aprire le finestre è la mattina presto. Questo perché l'aria esterna dopo la notte è più pulita. Di mattina infatti c'è meno smog legato al traffico delle macchine e delle attività quotidiane. Inizia quindi dalle camere da letto, aprendo tutte le finestre per un tempo massimo di 30 minuti.

Metti delle piante in casa

Inserire un po' di verde in casa è la prima mossa utile che puoi fare per ripulire gli ambienti interni da tutti gli agenti tossici. Non avere paura di mettere quante più piante possibile, sono delle ottime soluzioni per assorbire la CO2 dall'aria restituendo ossigeno agli ambienti interni. Puoi anche pensare di metterle in camera da letto e no, non è vero che fanno male perché emettono anidride carbonica, la quantità rilasciata dalle piante è sicuramente minore di quella legata alle attività antropiche. Le migliori piante da mettere in casa per mantenere un ambiente pulito sono il ficus, l'aloe, la dracena, il pothos e la sansevieria.

Passa l'aspirapolvere

Oltre ad avere una funzione che tutti noi conosciamo, ovvero quella di mantenere puliti i pavimenti della nostra casa, l'aspirapolvere contribuisce anche ad assorbire alcuni agenti inquinanti. Attenzione però a come utilizzi questo elettrodomestico, se lo passi sul tappeto potrebbe esserci il rischio di diffondere delle micro-particelle inquinanti, con il rischio di vanificare tutto il lavoro. I tappeti infatti necessitano di un trattamento a parte.

Non fumare in casa

Se ti trovi in ambienti interni è sempre consigliabile non fumare in casa, questo vale sia per le sigarette normali che per quelle a tabacco riscaldato, oppure le elettroniche.

Fai attenzione alle candele e ai profumatori d'ambiente

Quello che spesso non si dice è che, come altri profumatori d'ambiente, anche le candele rilasciano nell'ambiente domestico delle sostanze tossiche, che non fanno bene alla salute umana. Spesso infatti si è parlato dei rischi dell'inquinamento indoor, ovvero l'insieme di azioni che producono agenti inquinanti all'interno di un ambiente chiuso. Innanzitutto è bene sapere alcune informazioni utili sulle candele:

  • non vanno accese per più di 2-3 ore, onde evitare una elevata percentuale di diossine nell'aria;
  • è importante fare attenzione alla lunghezza dello stoppino, perché anche da quello si capisce la qualità di una candela;
  • se possibile, è preferibile acquistare delle candele di cera d'api al posto di quelle classiche, anche le prime inquinano emettendo composti organici volatili, ma quantomeno sono più sostenibili dal punto di vista ambientale;
  • evita quelle con il bordo alto rispetto allo stoppino, questo per evitare l'effetto "tunneling", ovvero quando si brucia la parte centrale della candela, impedendo a quella restante di sciogliersi. In questo caso infatti, meno è l'ossigeno che raggiunge la fiamma e maggiore è la probabilità che la candela possa produrre fuliggine.
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