
"Non ci sono più scuse, grazie al lavoro di Jet dei ricchi, Greenpeace e Transport & Environment, abbiamo una fotografia precisa del devastante impatto climatico e della enorme ingiustizia climatica causata dai jet privati. AlleanzaVerdiSinistra deposita proposta di legge sui jet privati", lo ha annunciato Eleonora Evi, portavoce dell'alleanza Verdi/Sinistra Italiana intervistata dai media dopo aver depositato la proposta di legge per abolire i voli privati.
A inizio aprile 2023 ti avevamo parlato di un nuovo studio di Greenpeace, che ha scoperto che in Italia, soltanto nel 2022, questi voli sono stati responsabili dell’emissione di 266.100 tonnellate di CO2. Il 61% di voli in più in Europa, un vero e proprio boom che ha raddoppiato le emissioni. Solo 4 ore di volo in jet privato infatti emettono tanta CO2 quanto un cittadino italiano emette durante un intero anno. "Tutto ciò è ingiusto, iniquo, superfluo e assurdo", conclude Evi.
Secondo gli ultimi dati forniti dall'Onu Greenpeace, l'Italia si posiziona al quarto posto tra i Paesi europei per numero di voli di jet privati, con 55.624 voli effettuati nel 2022, in crescita del 61% rispetto al 2021. Inoltre, dal 2020 al 2022 i jet privati in Italia hanno causato 420.400 tonnellate di emissioni di CO2, quasi il 10% di tutti i voli di questo tipo, in Europa, è decollato da aeroporti italiani.
"Finalmente anche in Italia il dibattito sui jet privati arriva in Parlamento sotto forma di proposta di legge. Si tratta di un primo passo importante per la salvaguardia del clima, ma anche di un un contributo significativo in tema di giustizia sociale", ha commentato Federico Spadini della campagna Trasporti di Greenpeace Italia.
La proposta di legge prevede il divieto graduale entro il 2030 dei voli dei jet privati che non garantiscono zero emissioni zero e per i quali esistono delle tratte coperte dalla rete ferroviaria. Inoltre è prevista una revisione al rialzo della tassazione sui voli e sul carburante dei jet privati. I proventi infatti con la nuova proposta di legge verrebbero destinati a favore della mobilità pubblica sostenibile.
C'è entusiasmo anche da parte di Greenpeace, che definisce la proposta di legge un buon inizio, ma l'Ong è convinta che in Parlamento potrà divenire ancora più ambiziosa in modo da incidere sulla crisi climatica ed energetica. L'Italia quindi come la Francia si trova ad affrontare un dibattito che riguarda uno dei settori più inquinanti, con la speranza di raggiungere il risultato ottenuto dall'aeroporto di Amsterdam-Schiphol.