Orso bruno

JJ4 e MJ5, avvocato Claudio Linzola (LAV) a Ohga: “Domani la sentenza, a mio parere non c’è nessuna ragione per la soppressione”

Il 13 luglio si è tenuta l’udienza in Consiglio di Stato sulla sorte degli orsi JJ4 e MJ5, domani la sentenza.
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Francesco Castagna 13 Luglio 2023

Nella mattina del 13 luglio si è tenuta l'udienza in sede giudiziaria per capire se ci sono i presupposti o meno per il trasferimento dell'orsa JJ4 nel rifugio in Romania. In sede di discussione l'avvocato difensore dell'orsa Claudio Linzola del foro di Milano che rappresenta la LAV ha dichiarato a Ohga di essere molto fiducioso in merito alla soluzione di trasferimento proposta dall'associazione.

"Il collegio era molto attento, tutti noi abbiamo esposto le nostre argomentazioni, in particolare l'associazione LAV -che io rappresento- ha sottolineato che non c'è nessuna ragione per la quale l'orsa debba essere soppressa, perché trattenuta in cattività non è in grado di fare del male a nessuno. C'è una proposta di traslocazione in un santuario straniero", spiega il legale. Linzola ci informa inoltre che in sede legale hanno appreso che la Provincia di Trento ritiene che la proposta non sarebbe del tutto adeguata, si rimane quindi in attesa della sentenza del giudice del TAR di Trento. "Vorremmo una risposta in sede amministrativa, non in un'aula giudiziaria", ribadisce l'avvocato LAV.

Il 13 luglio quindi si è discusso se ci siano i presupposti o meno per l'abbattimento dell'esemplare, fondamenti che secondo la LAV non sussistono. Domani mattina dovrebbero essere pubblicate le ordinanze dalle quali capiremo se il giudice ritiene necessario o meno procedere con il trasferimento, oppure sopprimere l'orsa. L'avvocato ritiene e spera che il collegio non proceda con la seconda alternativa. Un'altra opzione potrebbe essere la libertà dell'esemplare.

"Nonostante il recente nulla osta rilasciato dalla Commissione CITES rumena all’importazione dell’orsa e l’istituzione di uno specifico gruppo di lavoro all’interno del nostro Ministero dell’Ambiente per agevolarne lo spostamento, il Presidente Fugatti continua ad insistere nel volerla uccidere, cosa che potrà accadere nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse non confermare la sospensiva dell’ordine di abbatterla disposta il giorno 13 giugno 2023″, afferma in un comunicato l'associazione.

Se infatti il 13 luglio il ricorso dell’associazione dovesse essere rigettato e quindi gli orsi dovessero essere uccisi, il TAR di Trento, che il 14 dicembre dovrà decidere nel merito dei ricorsi depositati dall’associazione, si troverebbe nella posizione di decidere sulla legittimità dei decreti di abbattimento emessi da Fugatti quando gli orsi saranno già uccisi. Questo per l'associazione rappresenterebbe un paradosso non trascurabile, che fa ben sperare la LAV che il giudice possa valutare positivamente la soluzione di traslocazione in Romania.