Joseph Harris-Birtill: il bambino genio nel Mensa a soli 2 anni

Joseph Harris-Birtill è entrato nel Mensa a soli 2 anni, diventando il membro più giovane di sempre. Scopri chi è il bambino genio con un QI fuori dal comune e cosa è già in grado di fare.
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Redazione Video Ohga 3 Giugno 2025

Con soli 2 anni e 182 giorni, Joseph Harris-Birtill è diventato il membro più giovane nella storia del Mensa, l’organizzazione internazionale che accoglie solo le menti più brillanti del mondo.

Chi è Joseph Harris-Birtill, il nuovo piccolo genio del Mensa

Nato il 23 novembre 2021 nel Regno Unito, Joseph ha dimostrato fin dai primi mesi di vita una straordinaria intelligenza. I suoi genitori, entrambi docenti universitari, hanno notato i suoi talenti fin da subito. A soli 5 settimane ha compiuto il suo primo rotolamento, ha pronunciato la prima parola a 7 mesi e, a 1 anno e 9 mesi, ha letto il suo primo libro ad alta voce.

Queste tappe sono notevolmente anticipate rispetto alla media infantile, dove la prima parola arriva solitamente intorno ai 12 mesi e la lettura inizia attorno ai 4-5 anni.

Il record nel Mensa: un QI da record

Per entrare nel Mensa, è necessario ottenere un punteggio pari o superiore al 98° percentile nei test di intelligenza standardizzati, ovvero un QI di almeno 132. Joseph ha superato brillantemente il test Stanford-Binet, lo stesso utilizzato per i bambini in età prescolare.

Con questa impresa, ha superato di qualche settimana Isla McNabb, la bambina statunitense che deteneva il precedente record d’età per l’ingresso nel Mensa (2 anni e 195 giorni).

Le incredibili abilità di Joseph a 2 anni

A soli 27 mesi, Joseph Harris-Birtill era già in grado di:

  • Leggere ad alta voce per 10 minuti consecutivi
  • Contare fino a 10 in cinque lingue diverse
  • Contare avanti e indietro ben oltre il numero 100
  • Conoscere l’alfabeto greco
  • Iniziare a studiare il codice Morse e la tavola periodica degli elementi
  • I suoi genitori lo hanno iscritto a lezioni di pianoforte e incoraggiano i suoi interessi in matematica, lingue straniere e cucina.

L’importanza del Mensa per i bambini plusdotati

Avere un’intelligenza superiore alla media può comportare anche delle difficoltà, soprattutto sul piano relazionale e sociale. Per questo motivo, la famiglia Harris-Birtill ha deciso di iscrivere Joseph al Mensa, che fornisce supporto e un ambiente stimolante per i giovani dotati.

Secondo i genitori, il bambino è ancora ignaro del suo talento fuori dal comune e si comporta come qualsiasi altro coetaneo, giocando con amici e giocattoli.

La storia di Joseph Harris-Birtill non è solo un esempio di genialità precoce, ma anche un richiamo all’importanza di riconoscere e supportare i bambini plusdotati. Grazie al Mensa e all’attenzione dei genitori, il suo straordinario potenziale potrà svilupparsi in modo equilibrato e armonioso.