
Dopo un parto non semplice, ora mamma e cucciolo nuotano fianco a fianco in libertà. Una storia a lieto fine, se non fosse per quella corda da pesca di circa 5 metri in cui da mesi è rimasta imprigionata la mamma. Siamo di fronte all'ennesimo caso in cui un cetaceo, una balena franca nordatlantica, è rimasta impigliata in uno strumento utilizzato dall'uomo per pescare,
Snow Cone, questo il nome dato al cetaceo in questione, è una balena femmina che ha da poco partorito mentre era impigliata ad una fune. Il parto è stato ripreso al largo di Cumberland Island, nel Nord Atlantico in Georgia, dai droni del Dipartimento delle Risorse Naturali della Georgia, o Wildlife Resources Division (DNR).
Oltre al fatto che le collisioni con le navi e il rischio di rimanere imprigionati nelle reti da pesca sono le principali minacce per la specie delle del Nord Atlantico, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) presso il Dipartimento del commercio degli Stati Uniti stima che di balene franche ne rimangano in vita meno di 350, di cui solo circa 70 sono femmine riproduttrici.
Snow Cone era stata avvistata a marzo nella baia di Cape Cod e già allora mostrava la lunga corda in cui era stata impigliata. La corda è stata poi accorciata grazie all'intervento di alcuni esperti, che tuttavia non sono riusciti a rimuoverla completamente, e sarà difficile poterlo fare. Come spiegato su The Guardian, infatti, i cuccioli di balena franca sono soliti nuotare molto vicino alla loro mamma, rendendo un intervento da parte dei soccorritori decisamente problematico, se non impossibile.
Al momento, il Wildlife Resources Division ha affermato che il cucciolo fortunatamente non è rimasto impigliato nella corda, ma nuota in libertà vicino alla mamma, e soprattutto che la corda dovrebbe essere abbastanza corta perché non ci sia il rischio che ne rimanga imprigionato in futuro.