La batteria del futuro? Si ricaricherà con il vapore acqueo: lo studio arriva da Tel Aviv

Sfruttare il vapore acqueo per realizzare nel futuro le batterie a basso voltaggio. Con questo spirito è partita la ricerca dell’Università di Tel Aviv.
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Alessandro Artuso 15 Giugno 2020

Sono tante le fonti di energia rinnovabili che rispettano l’ambiente e tutelano la salute delle persone. Dai ricercatori dell’Università di Tel Aviv arriva un nuovo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports che promette importanti novità per la realizzazione di batterie a basso consumo attraverso il vapore acqueo presente nell’atmosfera. In questo caso specifico l’interazione tra una superficie di metallo e le molecole d’acqua potrebbe fornire la giusta energia.

Cosa hanno scoperto i ricercatori

I ricercatori hanno analizzato l’elettricità sprigionata dai temporali che è composta soltanto da acqua nelle sue varie fasi di trasformazione (vapore acqueo, le classiche goccioline e la formazione del ghiaccio quando si raggiungono basse temperature). Gli scienziati hanno preso spunto da questi agenti atmosferici sfruttando, tramite un dispositivo, l’energia prodotta soltanto dall’umidità presente nell’aria.

Attualmente l’esperimento si è tenuto in laboratorio e anche all’aperto mostrando come in presenza di aria secca non vi sia tensione. Con l’umidità al 60%, invece, si inizia a produrre energia.

L’obiettivo

Con questo sistema i ricercatori hanno pensato bene, in un futuro, di creare delle batterie in grado di ricaricarsi in autonomia con il vapore acqueo che si trova nell’aria.