La bioplastica da canapa e scarti agricoli: la storia della start up siciliana Kanèsis

Un progetto tutto siciliano, che vede due giovani impegnati nella ricerca e nello sviluppo di materiali a bassissimo impatto ambientale e che fanno dello spreco il loro cavallo di battaglia. L’attività di Kinèsis si basa infatti sul recupero degli scarti agricoli, in primis di canapa, per la produzione di bioplastiche performanti, poco costose e poco inquinanti.
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Sara Del Dot 5 Agosto 2019

Recuperare bucce, steli e tutti gli scarti agricoli che puoi immaginare per renderli materia prima nella realizzazione di una plastica ecosostenibile e a bassissimo impatto ambientale. A Giovanni Milazzo quest’idea era venuta già nel 2014, anche se è nel 2015 che il giovane siciliano ha deciso di fondare, assieme ad Antonio Caruso, Kanèsis, la start up che realizza materiali bioplastici a partire da canapa e altri scarti agricoli. L’idea di base era quella di migliorare il mercato di materiali termoplastici rendendolo più sostenibile, meno impattante ma anche meno costoso, dal momento che il recupero degli scarti consente alle aziende di non acquistare materiali chimici chissà dove, bensì di recuperarli direttamente dalle produzioni agricole locali.

Il nome del progetto altro non è che la crasi tra la parola “canapa” e il termine “kinesis”, che in greco significa movimento, proprio a sottolineare la filosofia di base dell’azienda, filosofia che affonda le proprie radici e le proprie intenzioni nel concetto di economia circolare come unico valido modello di produzione sostenibile a costi contenuti.

Ormai da anni, quindi, l’azienda ragusana si occupa di studiare e creare materiali innovativi utilizzando come materia prima le biomasse, ovvero scarti vegetali tra cui primeggia la canapa. Il primo prodotto targato Kanèsis risale al luglio del 2015 e si chiama Hemp bio plastic. Si tratta di un materiale resistente e dal colore simile al legno, creato a partire dagli scarti di canapa, perfetto per realizzare vari prodotti ma anche per essere utilizzato come materiale da inserire nella stampa 3D. Stampa 3D nel cui mercato Kanèsis si è inserita nel 2017 con un brand apposito, chiamato Hemprinted, per vendere materiali per la stampa e oggetti stampati. Sempre, naturalmente, in un’ottica di totale sostenibilità e rispetto per l’ambiente.

In questo modo l’utilizzo delle biomasse, che contengono tutti i principi attivi utilizzati per produrre qualsiasi oggetto nel mondo, potrebbe davvero condurre a un radicale cambio di mentalità per quanto riguarda la produzione di materiali industriali, le cui componenti come ad esempio i coloranti, potrebbero derivare da sostanze naturali invece che da elementi chimici dannosi per l’ambiente. Lo scopo di Kinèsis è quello di ridurre lo spreco agricolo e utilizzare lo scarto come risorsa, esattamente come lo prevedono i modelli di economia circolare.