La classifica dei 250 migliori ospedali del mondo, 14 sono italiani: dalla Lombardia al Lazio spicchiamo per qualità, igiene e rapporto medico-paziente

Il magazine Neesweek come ogni anno dal 2019 ha stilato la classifica dei 250 migliori ospedali del mondo e l’Italia spicca tra oltre 30 paesi con ben 14 strutture. Ai vertici troviamo il Policlinico Gemelli di Roma poi tre milanesi; il Niguarda, il San Raffaele-Gruppo San Donato e l’Humanitas di Rozzano. I criteri utilizzati? Igiene, raccomandazioni di altri medici, qualità del servizio e soddisfazione dei pazienti.
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Kevin Ben Alì Zinati 29 Febbraio 2024
* ultima modifica il 29/02/2024

Per trovare i migliori luoghi dove curarti non serve, per forza, andare all’estero. Già, perché 14 dei 250 migliori ospedali sui trovano proprio qui, in Italia.

Non lo diciamo noi ma il magazine americano Newsweek, che come ogni anno dal 2019 ha stilato una classifica aggiornatissima per celebrare i nosocomi più sicuri, efficaci e raccomandati sul Pianeta.

L’analisi ha coinvolto oltre 2.400 ospedali di 30 Paesi diversi e alla fine ben 14 strutture italiane sono state ritenute meritevoli, guadagnasi posizionamenti di tutto rispetto.

Realizzata in collaborazione con Statista, la classifica premia ospedali sparsi su quasi tutto il territorio nazionale, dalla Lombardia al Lazio e l’Emilia-Romagna: spicca, sfortunatamente, l’assenza di strutture nelle regioni del Sud.

Quali sono i parametri

Il punteggio di ciascun ospedale è costruito sulla basa di un sondaggio online che Newsweek e Statista hanno condotto tra oltre 85mila medici, dirigenti ospedalieri e operatori sanitari in 30 paesi, ai quali è stato chiesto di consigliare i migliori ospedali nel proprio paese e all’estero a patto, chiaramente, che non fosse il proprio.

Oltre a parametri come l’igiene delle stanze o delle strutture, il rapporto tra medici e pazienti, la sicurezza e la proporzione numerica tra ricoverati e personale sanitario, la classifica ha inoltre tenuto conto dei dati provenienti da sondaggi rivolti ai pazienti stessi, chiamati ad esprimersi sulla propria soddisfazione generale post-ospedalizzazione.

Un altro parametro importante è stata poi l’implementazione da parte delle strutture dei PROM (o Patient Reported Outcome Measures), ovvero questionari standardizzati e validati rivolti specificamente ai pazienti per misurare la loro percezione del benessere funzionale e qualità della vita.

L’idea era quella di valutare l’attenzione da parte delle strutture alle opinioni dei pazienti, in modo da ottimizzare il processo di cura e supportare le decisioni terapeutiche tenendo conto anche di queste preziose informazioni.

La classifica

In cima alla classifica di Newsweek c’è la Mayo Clinic di Rochester, negli Stati Uniti, seguita poi dalla Cleveland Clinic statunitense e dal Toronto General – University Health Network, in Canada.

La prima struttura italiana, fissata al 35esimo posto, è il Policlinico Gemelli di Roma, che per il quarto anno consecutivo guida gli ospedali italiani in questa particolare classifica.

“Il punto di forza del Policlinico Gemelli è nella sua storia e nella sua missione di ospedale al servizio di tutti che coniuga cure e ricerche di avanguardia, ma anche formazione di medici e operatori sanitari. Un modello che unisce la continua innovazione tecnologica e gestionale, con l’eccellenza nell’assistenza ai pazienti – ha spiegato il presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, Carlo Fratta Pasini, all’indomani dei risultati – Risultati resi possibili dal costante supporto economico dei Fondatori, Università Cattolica e Istituto Toniolo, e dal quotidiano impegno di migliaia di donne e di uomini, coinvolti professionalmente e sovente anche emotivamente, nella missione del Gemelli”.

Dietro al nosocomio romano ci sono tre strutture milanesi, ovvero il Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano (al 52esimo posto), l'Irccs Ospedale San Raffaele-Gruppo San Donato (al 57esimo) e l’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (65esimo).

Gli atri ospedali “eccellenti” sono:

  • il Policlinico S.Orsola Malpighi di Bologna, al 66esimo posto
  • l’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, al 103esimo
  • l’Ospedale policlinico San Matteo di Pavia, al 117esimo posto
  • l’Azienda ospedaliera di Padova, al 118esimo posto
  • l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, al 135esimo posto
  • il Presidio ospedaliero Molinette – Aou Città della Salute e della Scienza di Torino, al 165esimo posto
  • l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze, al 187esimo posto
  • gli Spedali Civili di Brescia, al 202esimo posto
  • l’Azienda ospedaliera-universitaria Sant'Andrea di Roma, al 211esimo posto
  • l’Irccs Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, al 215esimo posto

Sulla presenza di 6 ospedali lombardi nella classifica delle 240 migliori strutture al mondo, è intervenuto anche l’assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso: “Sono sei gli ospedali lombardi che entrano nella classifica che, come ogni anno dal 2019, redige la rivista Newsweek. Siamo sicuramente orgogliosi e lusingati di rientrare in questo importante ranking internazionale con così tante strutture di eccellenza, ma quello che ci interessa davvero sono i giudizi e i voti dei nostri concittadini”.

Fonti | Neesweek; Policlinico Gemelli di Roma; Regione Lombardia

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.