La corrida fa un’altra vittima: un cavallo montato da un torero è stato ucciso da un’incornata a Siviglia

Quella del cavallo Máximo è solo l’ennesima morte violenta causata dalla corrida, che questa volta ha persino messo un animale contro l’altro. I soccorsi, intervenuti nell’arena della Real Maestranza di Siviglia, non sono bastati a salvarlo dopo l’incornata ricevuta da un toro. E ora gli animalisti tornano a farsi sentire per chiedere di abolire per sempre la tauromachia.
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Martina Alfieri 4 Ottobre 2021

Da sempre sinonimo di sangue e sofferenza per i tori, la corrida ha fatto l'ennesima vittima innocente: questa volta, ad essere ucciso all'interno di un'arena è stato addirittura un cavallo, Máximo, sacrificato soltanto per dare vita a quell'evento sanguinoso che in gran parte della Spagna rappresenta ancora oggi una tradizione irrinunciabile.

Il cavallo bianco, montato da Andrés Romero, stava entrando nell’arena della Real Maestranza di Siviglia – la più antica plaza de toros e una tra le più prestigiose di tutta la Spagna –  quando è stato colpito al basso ventre da un’incornata letale. A nulla sono valsi i tentativi dei soccorritori, che hanno sedato l’animale per poi trasferirlo in una clinica veterinaria, dove è morto alcune ore più tardi.

L’episodio di violenza è avvenuto alcuni giorni fa, in occasione dei festeggiamenti di San Miguel, durante i quali viene organizzata la particolare corrida chiamata corrida de rejones, in cui il rejon (l'equivalente del torero nella variante più classica della corrida) deve affrontare e uccidere il toro stando in sella ad un cavallo.

Gli animalisti non hanno esitato ad alzare la voce e denunciare l’ennesima brutalità permessa nella plaza de toros.

Il cavallo Máximo muore dopo essere stato incornato nella piazza dei tori di Siviglia. I tori, purtroppo, non sono gli unici animali che vengono sfruttati e talvolta uccisi nella tauromachia. Questa crudele attività causa soltanto sofferenza, morte e torture. Combatteremo fino alla sua abolizione. #TauromaquiaAbolición”, ha dichiarato il Partido Animalista – PACMA, da tempo impegnato in Spagna per la tutela dei diritti degli animali.

Sono sempre di più gli spagnoli, soprattutto tra le generazioni più giovani, convinti che lo spettacolo della corrida debba essere abolito. Ma purtroppo alcune città, come Siviglia – in cui l’arena può ospitare fino a 14mila spettatori – non sono pronte a rinunciare a un evento che, nonostante la sua violenza, attira ancora turisti e denaro.