
La Corte europea dei diritti umani a Strasburgo ci richiama nuovamente sulla gestione delle discariche. Questa volta la condanna arriva perché l'Italia non sarebbe stata in grado di amministrare correttamente la discarica di Lo Uttaro, in provincia di Caserta. I cittadini da anni segnalavano le condizioni insalubri che li costringevano a vivere in un ambiente inquinato.
Il 23 giugno del 2010 diciannove abitanti del Comune di Caserta e di San Nicola la Strada, un comune limitrofo, avevano presentato ricorso alla CEDU. Otto di loro non hanno ottenuto un responso positivo per insufficienza di prove.
La condanna non è definitiva, le parti in causa infatti possono chiedere un parere aggiuntivo. Qualora la condanna dovesse diventare definitiva, l'Italia stabilirà in che modo applicarla.
"La discarica di Lo Uttaro, un nome che riecheggia come promemoria doloroso della nostra incapacità di proteggere i diritti fondamentali dei cittadini e l'integrità del nostro territorio, è stata un epicentro di sofferenza e negligenza", ha commentato il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, e ha aggiunto che: "La discarica di Lo Uttaro, un nome che riecheggia come promemoria doloroso della nostra incapacità di proteggere i diritti fondamentali dei cittadini e l'integrità del nostro territorio, è stata un epicentro di sofferenza e negligenza. […] La sentenza della CEDU non è solo una condanna, è un appello urgente per garantire che i diritti umani e ambientali siano al centro delle nostre politiche e delle nostre azioni".
Secondo la CEDU il nostro Paese dal 1994 non avrebbe attuato le procedure previste, causando una situazione tale per cui i rifiuti hanno provocato inquinamento che ha impattato negativamente sul benessere delle persone durante lo stato di emergenza in Campania, durato fino al 2009. Se infatti le strade sommerse dai rifiuti rimangono solo un ricordo per la regione, per i cittadini che vivono nei pressi della discarica di Lo Uttaro la situazione continua.
L'Italia è quindi colpevole di non aver né bonificato, né messo in sicurezza il territorio tramite l'intervento delle autorità. Soltanto negli ultimi giorni il Comune di Caserta ha stanziato 6,5 milioni di euro come fondi per un intervento previsto nel 2024.
"Il Comune di Caserta e la Regione Campania sono intervenuti per affrontare l’impatto negativo che la discarica de ‘Lo Uttaro’ ha avuto sulla salute delle persone sin dal 1994, mettendo in campo un’attività di bonifica e messa in sicurezza che per troppi anni non è stata effettuata dallo Stato", commenta il sindaco di Caserta Carlo Marino, che spiega come a sua detta solo la sua amministrazione, in concerto con la Regione, si siano occupati del problema. Marino sostiene infatti che lo Stato finora si era impegnato soltanto nell’attività di caratterizzazione delle matrici ambientali, ma non in una bonifica.