
Il Governo del Camerun ha deciso per il disboscamento di parte della foresta di Ebo trovando una netta presa di posizione da parte degli ambientalisti. Abbattere tantissimi alberi non solo fa male all'ambiente, ma provoca gravi problemi agli animali che vi abitano. Togliere l'habitat naturale di elefanti, mandrilli, scimpanzé, gorilla e tanti altri significherebbe mettere a serio rischio l'esistenza di numerose specie.
Senza dimenticare che queste zone verdi sono fondamentali per regolare la temperatura e prevenire l'erosione del suolo. Migliaia di animali rischiano l'estinzione e quindi è fondamentale evitare simili azioni che non mostrano alcun rispetto per la natura. Anche Greenpeace Africa non è stata a guardare visto che si vogliono abbattere 85mila ettari di terra in un luogo fondamentale per tanti esemplari.
Purtroppo molte aziende puntano ai profitti non interessandosi minimamente degli animali e delle loro case, perché è questo che sono gli alberi presenti nelle foreste. Proteggere la biodiversità dal disboscamento industriale sarebbe una manna dal cielo anche per l'agricoltura, messa in ginocchio dagli alberi che scompaiono con troppa superficialità.
La foresta di Ebo è un delicato luogo dove la biodiversità viene messa a serio rischio. Ospita una grande varietà di animali selvatici ed è diventata da oltre 10 anni un parco nazionale. Purtroppo a febbraio, però, l'amministrazione del Camerun ha avviato due progetti di disboscamento.
Per fare un esempio dei rischi sugli animali, secondo uno studio pubblicato a luglio 2019 sulla rivista Nature Geoscience gli elefanti della foresta sono a rischio e ciò vorrebbe dire perdere 3 miliardi di tonnellate di carbonio che equivarrebbero all'anidride carbonica emessa dalla Francia per quasi 30 anni.