Baobab in Senegal

La Grande Muraglia Verde in Africa: piantare alberi per difendere la pace

L’ambizioso progetto della Grande Muraglia Verde vede impegnati undici Paesi del continente africano: si vuole creare un “muro di alberi” per impedire l’avanzata del deserto ma anche per contribuire a stabilizzare la pace.
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Roberto Russo 22 Aprile 2023

Un'enorme muraglia naturale lunga più di 8mila km, dall'Etiopia al Senegal. Il suo nome è "Great Green Wall", ovvero "Grande Muraglia Verde" ed è l'ambizioso obiettivo a cui punta un progetto avviato nel 2007 dall’Unione Africana, con il supporto dell’Onu, della Fao, dell’Unione Europea e i finanziamenti della Banca Mondiale.

L'obiettivo è quello di far crescere in Africa una muraglia naturale, costituita da alberi e pensata per contrastare l'avanzamento della desertificazione. Ad oggi sono stati piantati alberi per un tratto di oltre 530 chilometri, nel Nord del Paese.

Il progetto parla anche un po' anche italiano: tra quanti stanno lavorando per la costruzione della Grande Muraglia Verde c'è anche l'EcoIstituto Reseda onlus, realtà che fa parte di una rete internazionale nota come “I guardiani della foresta” che porta avanti, in diverse zone del Pianeta, varie campagne di riforestazione.

In occasione della Giornata della Terra, il presidente, Roberto  Salustri ha ricordato i risultati ottenuti finora, spiegando come i progetti avviati finora hanno anche un vantaggio alimentare per le popolazioni locali, perché partecipando al progetto "sono spinte a ripetere poi la pratica anche da sole in futuro".

Il progetto della Grande Muraglia Verde

Il progetto è nato nel 2005 da da un'idea dell'ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo per ripristinare i paesaggi degradati dell'Africa e, di conseguenza, trasformare milioni di vite nel Sahel, la fascia di territorio dell'Africa subsahariana, estesa tra il deserto del Sahara a nord, la savana sudanese a sud, l'oceano Atlantico a ovest e il Mar Rosso a est. L'idea alla base della campagna era (ed è) arrestare l'avanzata del deserto del Sahara.

Il progetto ha coinvolto 11 Paesi, ovvero Senegal, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Sudan, Ciad, Niger, Nigeria, Mali, Burkina Faso e Mauritania, e sono proprio le popolazioni indigene le prime a realizzare le campagne di riforestazione.

L'obiettivo, ambizioso ma senza dubbio affascinante, è quello di piantare miliardi di alberi lungo 8.000 chilometri (dall'Etiopia al Senegal. Un simbolo dell'impegno dell'Africa ad affrontare la crisi climatica e a inaugurare una nuova era di sostenibilità e crescita economica.

Piantare alberi per salvare il Pianeta e gli esseri umani

Man mano che si piantavano alberi ci si è resi conto che la riqualificazione del territorio non poteva essere l'unico obiettivo questo non era sufficiente e che era necessario mettere anche l'accento sulla governance delle risorse naturali come strumento chiave per la stabilizzazione e la pace dei popoli.

È per questo che insieme alla costruzione della Grande Muraglia Verde ci si è posti altri obiettivi, come creare una ragione per restare, per aiutare a spezzare il ciclo della migrazione e diventare un simbolo di pace nei Paesi in cui i conflitti continuano a disperdere le comunità.

L'obiettivo, quindi, è passato dal mettere in piedi un muro di alberi alla trasformazione di milioni di vite, creando un mosaico di paesaggi verdi e produttivi.