Dalla Pennsylvania al New Jersey, dal Connecticut a New York, dove tra l’altro, la tolleranza nei confronti della mosca lanterna maculata è arrivata al limite. Si tratta di un insetto invasivo che sta facendo molto discutere, e la cui presenza massiccia nella Grande Mela è sotto gli occhi di tutti.

Il problema è che questo insetto apparso in zona per la prima volta nel 2020 (ma in Pennsylvania c’era già dal 2014), può danneggiare gravemente gli alberi, in particolare una specie asiatica nota come l'albero del paradiso o Ailanthus. Non solo. La mosca lanterna maculata rappresenta un serio pericolo anche per colture come uva, mele, pesche, albicocche, mandorle e noci, ecco perché i newyorkesi non vogliono avere più niente a che fare con questo insetto e chiedono a gran voce che venga debellato.

Queste mosche di origine asiatica, Lycorma delicatula, più note come spotted lanternfly (tradotto in lingua italiana "lanterne maculate"), sono anche molto semplici da riconoscere: le larve sembrano zecche, mentre gli adulti assomigliano a falene maculate grigie, con una colorazione rossa spesso nascosta dietro le ali. Tendono a volare in modo goffo e a non eccellere per velocità.

Non sono tuttavia fastidiose per tutti. Alcuni sostenitori delle piante autoctone vedono un aspetto positivo nell'invasione in corso: le mosche lanterne maculate, infatti, si nutrono dell'Ailanthus, specie asiatica importata nel 1700 per drenare le paludi e ombreggiare le strade, considerata oggi invasiva e in rapida crescita. Insomma, alcuni newyorkesi si trovano davanti alla scelta se convivere con gli Ailanthus o con  le mosche lanterna, ma forse sarà quest'ultimo ad avere la peggio.