La LAV chiede di far ripartire le adozioni di cani e gatti con le giuste misure di sicurezza

La Lav chiede di riattivare le adozioni, visto che molte persone stanno vivendo da sole in casa questo prolungato periodo di emergenza sanitaria.
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Alessandro Artuso 4 Maggio 2020

Durante l'emergenza sanitaria che stai vivendo anche le adozioni degli animali sono state ridotte e in alcuni casi completamente bloccate. I tuoi amici a quattro zampe non attendono altro che le tue coccole, ma siccome tutto è fermo la LAV chiede di riaprire le adozioni, sempre rispettando le regole di sicurezza. Gli spostamenti delle persone sono stati limitati e quindi a risentirne vi sono anche tutte quelle persone che vorrebbero accogliere nella loro vita un cane o un gatto.

Il blocco delle adozioni

La crisi sanitaria ha bloccato quasi tutto, ma la LAV chiede di smuovere le acque e lo fa con un post su Facebook: "A distanza di un mese e mezzo dai primi provvedimenti, il carico di animali in strutture pubbliche e private è andato oltre ogni già pesante bilancio che si registra in periodi di normale attività – oltre centomila cani l’anno nei soli canili censiti e decine di migliaia di gatti". 

Le difficoltà

L'obiettivo è ovviamente il benessere degli animali, ma anche la corretta gestione delle strutture per evitare che il randagismo aumenti. Un cane o un gatto, soprattutto in un periodo come questo, sarebbero di conforto per tante persone, soprattutto quelle che vivono da sole. "Chiediamo che sia data la possibilità di inaugurare la nuova fase che ci attende, responsabilmente, e con un’azione doppiamente buona, per un randagio e per se stessi, o la propria famiglia".