La legge è uguale per tutti? Non per i cani in spiaggia

Esistono circa 18mila normative locali che regolano l’accesso degli animali sulla spiaggia. E regna una grande confusione in merito. La prima cosa da fare è accertarti di avere l’occorrente per il tuo cane (guinzaglio e sacchettini per raccogliere i suoi bisogni) e verificare se esiste o meno un divieto di accesso agli animali nella tua spiaggia.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Gaia Cortese 17 Luglio 2019

Non esiste una legge nazionale che regoli l’accesso dei cani sulle spiagge italiane, ma esistono circa 18mila normative locali, spesso in contrasto l’una dall’altra, che non possono che confonderti le idee se sei proprietario di un cane. Cerchiamo insieme di capire a quali regole devi sottostare in quanto proprietario di un cane, ma anche l'autorità competente.

Verifica che ci sia un'ordinanza di divieto

Il divieto all’accesso degli animali in spiaggia solitamente arriva dal Comune o dalla capitaneria di porto, per questo motivo, la prima cosa da fare se hai un cane e vuoi portarlo con te, è informarti se esiste o meno un’ordinanza di divieto e quali sono le eventuali restrizioni a cui è soggetta (divieti parziali, limitazioni orarie o giornaliere).

Per essere legale il cartello di divieto deve riportare gli estremi dell’ordinanza emessa e la scadenza della stessa; l’ordinanza deve essere firmata dal sindaco, da un assessore delegato o da un’altra autorità competente; l’ordinanza deve essere stata pubblicata all’albo pretorio del Comune e deve contenere le motivazioni per cui l’accesso degli animali sulla battigia è proibito.

In assenza di divieti regolari e chiaramente esposti, nessuno può mandarti via con il tuo cane. Lo può fare solo un vigile urbano o un esponente della forza pubblica, che tuttavia deve farti leggere l'ordinanza o l'articolo di regolamento o la legge regionale per cui ti sta invitando ad allontanarti; se non volesse mostrarti l’ordinanza, chiedi il numero di matricola e invia una protesta scritta all'ente di riferimento (Comune, capitaneria di porto o comando di carabinieri o altre forze dell'ordine) spiegando quando accaduto e inviane una copia alla Procura della Repubblica competente per territorio indicando il numero di matricola di chi si è rifiutato di mostrarti l’ordinanza.

Cosa fare in caso di multa

In caso di multa puoi scrivere sul verbale le motivazioni che ti hanno indotto a rimanere in spiaggia (mancanza di cartelli di divieto o di indicazione del numero di ordinanza, data di divieto dietro i cartelli, interventi poco corretti di chi è preposto al controllo della spiaggia, ecc). La multa può essere impugnata davanti a un giudice di pace e basta una sola infrazione della sua stesura a renderla nulla.

Cani negli stabilimenti balneari

La Baia di Fido, Doggy Beach, Bau Bau Beach, la Spiaggia di Pluto… Le spiagge private e gli stabilimenti balneari che accolgono animali sono sempre più numerosi, ma devono sempre rispettare una serie di regole: la zona dedicata agli animali deve essere recintata e attrezzata affinché l’animale possa avere un apposito percorso per raggiungerla, e qui possa bere ed essere lavato. I proprietari dei cani devono poi rilasciare una dichiarazione in cui affermano che l’animale è vaccinato e devono avere con sé il libretto sanitario del cane.

Il Bon Ton del cane (e del padrone)

Che si trovi al mare, in montagna o in città, un cane deve sempre comportarsi bene, ma a questo deve pensarci soprattutto il padrone. Il cane quindi deve essere tenuto sempre al guinzaglio, soprattutto in presenza di bambini o di altri soggetti a rischio o in presenza di altri cani. I bisogni del cane devono essere sempre raccolti con la palestra e gli appositi sacchettini. Ultimo ma non meno importante, il cane non deve prendere troppo sole, anzi, sarebbe meglio tenerlo all’ombra. Questo per evitargli problemi di salute come per esempio un colpo di calore, estremamente pericoloso e purtroppo troppo spesso sottovalutato.