
Un frigorifero e una cabina telefonica trasformati in librerie e biblioteche da strada. Succede a Vitinia, frazione a sud della Capitale, dove un attivissimo Comitato di Quartiere combatte quotidianamente contro il degrado urbano. Abbiamo intervistato Mario Pericolini, Presidente del Comitato, che ci ha raccontato non solo come è nato il primo FrigoBook nel quartiere, ma anche come sia possibile migliorare strade e angoli della città rimboccandosi le maniche.
Il nostro è un quartiere piccolo, concentrato su un’area non troppo estesa, ma abitato da circa ottomila persone. Nel nostro quartiere c’è un affluente del Tevere che lo attraversa, un vero e proprio fiume, il Risaro. Purtroppo siamo sempre più preoccupati nel vederlo ricoperto di plastica e nel vedere come, nonostante sia stata richiesta la chiusura degli accessi al fiume per evitare sversamenti nelle sue acque, ci siano ancora continui abbandoni di materiali e spazzatura che dovrebbero finire in discarica e non sulle sponde di un fiume. Nel nostro quartiere lanciamo numerose iniziative proprio per alleviare questo degrado. Vivere in un ambiente indecoroso non è nei nostri piani.
È stato un abbandono strano perché il frigorifero che abbiamo ritrovato era quasi immacolato, ci è venuto anche il dubbio che funzionasse e quando lo abbiamo controllato, era proprio così. Ad ogni modo quello che è stato primissimo FrigoBook è poi stato sostituito da un frigo con vetrata, perché non sono mancate le critiche riferite al fatto che i libri al suo interno potessero rovinarsi. Ci tengo a dire, comunque, che come abbiamo rispetto per il territorio, così lo abbiamo anche per i libri.
Ci sono postazioni di presidio culturale in altri tre punti del territorio, per lo più spazi poco decorosi dove sistemiamo un tavolo, una panchina e una libreria di strada per creare un luogo di aggregazione; tra questi c’è anche un parcogiochi per bambini, dove ogni venerdì facciamo animazione per i piccoli e alcune mamme leggono loro delle favole. Abbiamo chiesto l’autorizzazione al Municipio per posizionare qui il FrigoBook, ma non ci è stata concessa. Così lo abbiamo messo a due metri di distanza su un punto privato accanto al parchetto e ora è funzionante: riceviamo centinaia di libri, li curiamo, li smistiamo dove ne abbiamo più bisogno e lo scambio libri funziona.
Nella via principale del quartiere c’era questa cabina telefonica completamente abbandonata, con un telefono non funzionante da diversi anni, sporca e addirittura spesso utilizzata come latrina. Credendo che fosse stata abbandonata del tutto, l’abbiamo trasformata con le dovute modifiche in una bibliocabina. Solo a quel punto la cabina è tornata funzionante, nel senso proprio di linea telefonica. Adesso convivono le due realtà: è tornata una cabina telefonica a tutti gli effetti (forse l’unica nuovamente funzionate sul territorio!) ma è anche una biblioteca da strada.
Siamo circa una ventina di cittadini del quartiere, ma gli interventi vengono fatti da quattro, cinque persone alla volta. Quello che vogliamo è maggior attenzione sui quartieri della città. Noi abbiamo già fatto fiorire le rotonde del quartiere, abbiamo ripulito i graffiti dai muri, abbiamo riverniciato i muri esterni della stazione ferroviaria di Vitinia coinvolgendo 200 bambini delle scuole elementari che hanno lasciato le loro impronte colorate su 200 metri di muro.
Il nostro Comitato è attivo da 3 anni, tutto il lavoro fatto serve a dare un po’ di fiducia alla gente del quartiere, e non solo. È uno stimolo a fare di più per far sì che il degrado non abbia il sopravvento. Venti giorni fa delle mamme hanno pulito la piazza davanti alla Chiesa, ma è il Comune che deve intervenire.
Abbiamo organizzato anche delle iniziative nelle scuole; la nostra attività è arrivata anche all’attenzione degli insegnanti perché è fondamentale che questo tipo di messaggio arrivi ai bambini. Non è mai troppo presto (né troppo tardi) per combattere il degrado del proprio quartiere.