La lotta tra il governo e gli ecologisti francesi passa per l’aviazione, ecco cosa accade

Non si ferma il dibattito in Francia tra chi vorrebbe vietare i voli a corto raggio e abolire i jet privati e chi sostiene che le misure danneggino l’economia del Paese. Intanto gli ecologisti portano a casa una piccola vittoria, che però non riguarda il settore dell’aviazione.
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Francesco Castagna 11 Aprile 2023

Come in Olanda, anche in Francia si sta pensando di abolire i voli a corto raggio (ovvero tutti quelli che che coprono distanze inferiori a 2.000 miglia, ossia 3 219 km) e di aumentare la tassa sui jet privati. Se il primo provvedimento non vedrà ancora la luce per un po' di tempo, per il secondo il governo di Macron si sta già muovendo in questa direzione.

L'Eliseo infatti ha momentaneamente respinto la proposta dei senatori ambientalisti e di sinistra di vietare del tutto i voli brevi, ma nonostante la Francia sia il Paese europeo con il maggior numero di voli nel 2022 il governo si è opposto alla proposta. È successo giovedì 6 aprile 2023 durante le discussione tenutasi all'Assemblea nazionale a seguito di alcuni fatti che hanno acceso una polemica nel Paese.

È il caso dei calciatori del Paris-Saint-Germain, che hanno preferito l'aereo al treno per giocare una partita a Nantes, o di Arnault, l'uomo d'affari che preferisce vendere il suo jet per evitare le tasse dello Stato per ogni suo viaggio.

In Francia infatti la polemica è nata dopo che un deputato parigino, Julien Bayou, ha presentato una proposta di legge per "riportare i ricchi sulla terra" insieme alla sua collega Christine Arrighi"Mentre 1 francese su 3 non vola mai, i voli in jet privato per gli ultra ricchi sono aumentati del 55%, portando a un aumento del 93% della loro impronta di carbonio", scrive la deputata di Les Écologistes à l’Assemblée durante la discussione delle proposte.

Per Julien Bayou: "Vietare i jet è un'azione immediata per una transizione ecologica guidata dalla giustizia sociale. Gli sforzi devono essere condivisi da tutti, e in primo luogo dagli ultra ricchi e dai loro capricci dannosi per l'ambiente", facendo notare che soltanto l'utilizzo dei jet privati in Francia ha un impatto considerevole sulle emissioni di CO2 nel Paese. Secondo le analisi dell'organizzazione non governativa Transport & Environment un jet privato in media all'anno emette in quattro ore di volo la stessa quantità di CO2 di un francese.

Come riportato dai media locali, l'esame della proposta sul divieto di volo dei jet privati del deputato Julien Bayou è stato interrotto prima della sua conclusione, poiché la seduta che ha permesso ai deputati ecologisti è terminata a mezzanotte. In ogni caso il testo sarebbe stato bocciato, non solo perché il governo ha chiesto alla sua maggioranza di essere presente in Parlamento, richiamandola da impegni di vario tipo, ma anche perché per l'esecutivo di Macron tale misura avrebbe comportato un danno economico sostanziale.

Tuttavia il governo ha deciso di venire incontro alle istanze presentate dai green francesi. Nella legge di bilancio 2023 sono incluse alcune disposizioni per un aumento del 70% della tassa sul carburante per l'aviazione privata a partire dal 2024, come ha dichiarato il Ministro dei Trasporti Clément Beaune. "E vi annuncio che andremo oltre, se sarete d'accordo, nel bilancio del 2024, proponendo che l'aviazione commerciale privata (…) possa essere soggetta a un contributo aggiuntivo, un eco-contributo rivisto al rialzo, che permetterà di tenere conto di questi comportamenti", ha detto il ministro all'Assemblea Nazionale lo scorso 6 aprile.

Gli ecologisti hanno ottenuto almeno una vittoria tra tutte le proposte che avevano presentato all'Assemblea nazionale, ottenendo un fondo di aiuti per i proprietari di case danneggiate a causa degli effetti del riscaldamento globale (tra cui la siccità).