
La migrazione primaverile degli uccelli è in pieno svolgimento, e con essa aumentano gli avvistamenti di specie che si fermano in Italia per riprodursi. Tra queste, un protagonista noto e affascinante è l'upupa (Upupa epops), simbolo della Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU). Sebbene non rara, l'upupa cattura sempre l’attenzione degli appassionati di birdwatching per la sua bellezza e comportamento curioso.
Recentemente, un esemplare di upupa è stato avvistato e fotografato nel Parco Nazionale del Circeo, un'area rinomata per il birdwatching e la fotografia naturalistica. Questo uccello è facilmente riconoscibile per il suo caratteristico richiamo "up-up-up", emesso soprattutto dai maschi durante la stagione riproduttiva.
Le upupe raggiungono i 29 cm di lunghezza, con un becco lungo e ricurvo che usano per catturare vermi e insetti dal terreno. La loro cresta erettile, bianca e nera, e il piumaggio marroncino con bande nere e bianche sulle ali, le rendono particolarmente spettacolari in volo. Il loro volo è delicato e ondulatorio, simile a quello di una farfalla, e la cresta viene alzata dopo l’atterraggio o in presenza di altri esemplari.
Nonostante il loro aspetto affascinante, le upupe sono piuttosto diffidenti ma non difficili da fotografare. Gli appassionati possono avvistarle facilmente, restando fermi e osservando con un teleobiettivo. Le upupe sono migratrici e tornano dall'Africa subsahariana per nidificare in Italia, specialmente nelle zone calde e assolate, come boschetti, frutteti e terreni agricoli.
Il periodo di cova, che va da fine aprile a inizio maggio, è caratterizzato dalla presenza di uova (fino a sette), con il maschio che si occupa di procurare il cibo alla femmina e ai piccoli. Sebbene la specie sia classificata come "minima preoccupazione" dalla Lista Rossa dell'IUCN, la LIPU segnala che la popolazione italiana di upupe è in declino, principalmente a causa della perdita del loro habitat naturale e delle pratiche agricole invasive.
In conclusione, l'upupa resta una delle specie più affascinanti da osservare durante la migrazione primaverile in Italia, ma è importante monitorare e proteggere il suo habitat per garantirne la sopravvivenza.