La Nasa lancia un nuovo osservatorio per studiare gli effetti del cambiamento climatico

La Nasa ha annunciato lo sviluppo dell’Earth System Observatory, una rete di satelliti per l’osservazione costante del nostro pianeta e dei cambiamenti climatici in atto. Uno strumento in più per affrontare meglio varie questioni legate al climate change: dalla lotta contro gli incendi boschivi al monitoraggio delle calotte glaciali.
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Federico Turrisi 27 Maggio 2021

La Nasa ha annunciato ha annunciato lo sviluppo dell'Earth System Observatory, una rete di satelliti per l'osservazione costante del nostro pianeta e dei cambiamenti climatici. Si tratta di uno strumento – si legge nel comunicato diramato lo scorso 24 maggio dall'agenzia governativa statunitense che si occupa dei programmi spaziali – che sarà in grado di fornire informazioni chiave per una gestione più efficace e tempestiva dei disastri naturali (frane, terremoti, eruzioni vulcaniche eccetera) e dei fenomeni riconducibili all'aumento della temperatura media terrestre (pensiamo solo alle previsioni di eventi meteorologici estremi, come uragani sempre più devastanti e siccità sempre più intense e prolungate, ma anche al monitoraggio dei ghiacciai e delle riserve d'acqua).

"Ogni satellite sarà progettato per essere complementare all'altro, lavorando insieme per offrire una vista 3D e olistica della Terra, dal substrato roccioso all'atmosfera", fanno sapere dalla Nasa, che negli ultimi tre decenni ha dato un contributo importante negli studi sul cambiamento climatico attraverso le osservazioni satellitari. Ecco, il nuovo sistema di osservazione costante sul nostro pianeta perfezionerà ulteriormente questo lavoro, ampliando le conoscenze disponibili per affrontare la crisi climatica.

Nel dettaglio, le aree di interesse individuate sono cinque. Troviamo per esempio la ricerca sugli effetti dell'aerosol, ovvero di quelle particelle sospese nell'atmosfera che influenzano il bilancio energetico globale e rappresentano una fonte di incertezza nelle proiezioni future dei cambiamenti climatici. Oppure, la possibilità di prevedere siccità in maniera tale da pianificare l'utilizzo dell'acqua in ambito agricolo. E ancora, quantificare l'impatto della variazione del livello dei mari sul territorio e sugli ecosistemi. Insomma, la tecnologia si conferma un alleato indispensabile nella lotta contro il cambiamento climatico. Conoscere meglio il problema è il primo passo per cercare di limitarlo.