La storia dell’agricoltore pugliese che ha salvato un castagneto di ottant’anni attaccato dalle vespe

Peppe Calabrese. è un agricoltore di Vico del Gargano, in provincia di Foggia, che si è preso cura di un castagneto di ottant’anni minacciato dall’attacco di insetti e agenti patogeni. Ora che il castagneto è salvo, la raccolta dei frutti ha ripagato di tutti gli sforzi fatti per evitare la morte delle piante.
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Gaia Cortese 7 Ottobre 2021

A un passo dall'essere a rischio di estinzione, fino ad essere salvate attraverso una vera e propria lotta biologica. È la storia delle castagne pugliesi, un vero e proprio patrimonio della biodiversità che è stato tutelato e protetto senza lasciare nulla al caso.

L’origine del problema non è da ricercare solo nei cambiamenti climatici, ma nella presenza di alcuni insetti e funghi patogeni in grado di provocare danni gravissimi a castagneti che esistono da diversi decenni. È il caso del castagneto di cui si è reso cura un agricoltore di Vico del Gargano, Peppe Calabrese.

Questo castagneto, che ha circa ottant’anni. è stato salvato dall’attacco del Cinepede galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus), una piccola vespa proveniente dalla Cina che da anni infesta i boschi della Puglia provocando nella pianta del castagno degli ingrossamenti o delle gemme di varie dorme e dimensioni, che vengono chiamate galle.

La lotta contro questa piccola vespa avviene attraverso una capillare battaglia ecologica con la diffusione dell’insetto antagonista naturale Torymus sinensis, per l'appunto utile nel controllo biologico del Cinipide galligeno del castagno.

Come racconta lo stesso Peppe Calabrese a Coldiretti Puglia, "l’umidità del mese di settembre ha provocato un calo del raccolto, ma la qualità è straordinaria con la castagna dalla buccia lucida che viene via molto facilmente e il frutto è molto dolce”.

L'agricoltore di Vico del Gargano, in provincia di Foggia, è stato definito "eroico" per la determinazione e la passione con cui si è preso cura di questo antico castagneto. Raccogliere dei frutti di qualità e dall'ottimo sapore non può che ripagare gli sforzi e i sacrifici fatti per salvare la  produzione di questi alberi.