
Ama il mare e ha praticato sempre windsurf, ma allo stesso tempo vuol bene all'ambiente e punta nel suo piccolo a togliere la plastica che inquina le acque. Questa è la storia della campionessa thailandese Amara Wichithong che ha 57 anni e pratica il paddleboarding, che significa recarsi nelle foreste di mangrovie per raccogliere la plastica.
La donna ormai pratica questa attività da parecchio tempo e continua a raccogliere tantissimo materiale che si concentra, con particolare frequenza, nelle insenature come la Pattaya Island, in Thailandia.
La pandemia ha però fermato la sua attività ed è per questo che Amara si dice preoccupata. Come se non bastasse le consegne di cibo a domicilio sono aumentate e così gli scarti di plastica e di altro materiale inquinante rischiano di aumentare in mare. Intanto la donna ha commentato la situazione all'agenzia Reuters: "Temo che dopo la crisi, il mare si riempirà di immondizia, proprio come l'anno scorso e l'anno precedente. Finché noi, gli umani, non cambiamo i nostri comportamenti e non diventiamo consapevoli, non saremo mai in grado di conservare la natura".
Amara non si dà certo per vinta e vorrebbe promuovere la sua attività partendo dalle scuole (quando sarà ovviamente possibile). "Abbiamo visto tartarughe e altri animali marini morire per la plastica – conclude la donna – e ho sentito di dover fare qualcosa". Una missione difficile, ma di certo dal nobile fine e dall'alta coscienza civica.