La Svezia dice addio alle gabbie: è il primo Paese al mondo cage-free

La Svezia compie un passo storico per il benessere animale: è il primo Paese al mondo ad aver eliminato del tutto l’allevamento in gabbia per le galline ovaiole. Un risultato ottenuto senza imposizioni legali, ma grazie all’impegno di aziende e cittadini.
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Redazione Video Ohga 6 Luglio 2025

La Svezia ha raggiunto un traguardo storico nel rispetto del benessere animale: è il primo Paese al mondo ad aver eliminato completamente l’allevamento in gabbia per le galline ovaiole. Un risultato ottenuto non attraverso divieti rigidi, ma grazie a un lungo percorso fatto di sensibilizzazione, dialogo con le aziende, campagne pubbliche e cooperazione internazionale.

Un cambiamento iniziato oltre 30 anni fa

Tutto è cominciato nel 1988, quando il Parlamento svedese vietò l’allevamento in gabbia. Tuttavia, al termine del decennio di transizione previsto dalla legge, le gabbie erano ancora presenti. La normativa fu così modificata, consentendone l’uso per diversi anni ancora.

La svolta grazie all’impegno delle aziende

Il vero cambiamento è arrivato a partire dal 2008. Più di 85 aziende svedesi – tra rivenditori, catene alberghiere e ristoranti – hanno preso una posizione chiara contro le uova provenienti da allevamenti in gabbia. Questo grazie anche al lavoro di Project 1882, principale organizzazione svedese per la tutela degli animali allevati a scopo alimentare.

L’impegno del settore privato è stato fondamentale: ha accelerato il processo di eliminazione delle gabbie, senza la necessità di ulteriori interventi legislativi.

I numeri del cambiamento

Dal 2008, oltre 17 milioni di galline sono state risparmiate da una vita dietro le sbarre. Una conquista che dimostra come la pressione pubblica e le scelte aziendali possano guidare una trasformazione reale, concreta e sostenibile.

Un esempio per il mondo

“La Svezia ci mostra che un futuro senza gabbie è possibile”, commenta Animal Equality, organizzazione che da anni documenta le conseguenze degli allevamenti intensivi. Il cambiamento, ricordano, è nelle mani di ciascuno di noi: con le nostre scelte quotidiane possiamo influenzare il sistema.

Anche in Italia, la battaglia continua. “Le gabbie devono diventare un ricordo del passato, ovunque”, afferma Matteo Cupi, Direttore esecutivo di Animal Equality Italia.