La tartaruga Rainbow uccisa dalla pesca accidentale: aveva un amo in bocca

Continuano a morire gli esemplari marini: un triste destino ha ucciso la tartaruga marina Rainbow. Nonostante i diversi giorni di cure l’esemplare non ce l’ha fatta.
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Alessandro Artuso 1 Giugno 2020

Una lotta tra la vita e la morte e alla fine la tartaruga Rainbow ha smesso di soffrire. La triste storia che ti sto per raccontare è un colpo al cuore per le atrocità e le sofferenze subite dalla tartaruga marina che ha lottato per 6 giorni, prima di morire. Rainbow era giunta in condizioni disperate nel Centro Tartarughe Marine di Brancaleone (Reggio Calabria).

Lotta tra la vita e la morte, poi…

Purtroppo l'esemplare marino è morto a causa delle terribili ferite riportate dall'attività di pesca. Come si vede dall'immagine, l'animale aveva in bocca un amo che gli ha provocato problemi di salute e sicuramente tanto dolore. Il Centro di Brancaleone ha commentato su Facebook la triste vicenda, indirizzando una riflessione verso chi non rispetta gli animali: "L'hanno chiamata Rainbow ed è l'ennesima vittima della pesca, e lotta tra la vita e la morte. Il giorno in cui avremo il coraggio di chiedere scusa alla natura, sarà troppo tardi".

L'ultimo di un lungo (triste) elenco

Rainbow è soltanto l'ennesimo di un'infinita lista di animali che muoiono a causa della pesca accidentale. Uccisa per colpa dell'uomo senza rispetto, basta vedere ad esempio la vicenda dello squalo Mako a Catania e ti renderai conto che al peggio non c'è mai fine.