La Terra è donna: la rivoluzione eco-differente delle donne

Da quando nel 2016 Terre de Femmes, il premio di Fondazione Yves Rocher, supportato da Yves Rocher Italia, è sbarcato in Italia, sono state tante le donne che, partecipando, hanno ispirato il cambiamento. Alcune lavorano per la salvaguardia delle specie, altre incentivano le comunità, altre ancora lottano contro lo spreco. Ecco alcune grandi donne che hanno fatto la differenza: la prossima sarai tu?
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Ciaopeople Studios 1 Settembre 2021

Quando si pensa alla Terra, si immagina una forza creatrice ancestrale, una madre che genera e accudisce tutto ciò che è stato generato. Sarà per questo che i nomi con cui viene chiamata la terra sono al femminile: Gea (Γῆ, Ghḕ in greco antico), per esempio, la dea primordiale che identifica l’elemento terra. Chissà se è per questa corrispondenza “quasi biologica” che le donne sono molto sensibili alle questioni ambientali: sembra, infatti, che siano molto attente a questi temi e cerchino di coinvolgere sempre più familiari e amici.

La forza delle donne: un'opportunità per la nostra società

Sono tante le donne coraggiose e determinate che si impegnano nel promuovere un modello di sviluppo economico, sostenibile e solidale. Se ne era accorto Jacques Rocher, Presidente della Fondazione Yves Rocher, che all’inizio del Terzo millennio ha creato il Premio Terre de Femmes, un concorso che vuole riconoscere e spronare il talento creativo innato di ogni donna impegnata per l’ambiente. “La forza delle donne è un'opportunità per le nostre società” sostiene Jacques Rocher. Così, dal 2001 il Premio Terre de Femmes ha iniziato a incoraggiare moltissime donne che, con progetti unici, sono in grado di migliorare concretamente il mondo e ispirare altre donne a seguirle: sono circa 500 le donne premiate che vivono in 15 Paesi (Germania, Austria, Belgio, Spagna, Francia, Olanda, Italia, Lussemburgo, Marocco, Messico, Portogallo, Russia, Svizzera, Turchia e Ucraina) e che operano in 50 nazioni del mondo. In vent’anni sono stati ben 2 milioni di euro i fondi versati per questi progetti.

Il Premio Terre de Femmes approda in Italia

Grazie al supporto di Yves Rocher Italia il premio è arrivato nel BelPaese nel 2016 e ha già assegnato 80mila euro a 12 donne intraprendenti. Questo premio rientra tra le finalità della società che nell’ultimo periodo ha apportato internamente un’altra rivoluzione green: è notizia di qualche mese che Yves Rocher Italia ha fatto il suo passaggio allo stato di Società Benefit, ossia una società che ha come scopo, nella sua ragione sociale, non solo la crescita economica, ma anche l’impatto positivo sul Pianeta. Da ora in avanti, ogni anno dovrà rendicontare per legge gli impatti che ha avuto rispetto agli obiettivi dell’anno precedente: promuovere la bellezza del Pianeta è una responsabilità. È così che l’impegno verso l’ambiente, la natura e il Pianeta di Yves Rocher Italia ha portato a risultati sorprendenti anche nel nostro Paese.

L’eco-differenza in rosa

L’anno scorso ha vinto Martina Panisi, biologa di 26 anni, sbarcata nell’isola centrafricana di São Tomé non per una vacanza, ma per salvaguardare la biodiversità di quest’isola afflitta dalla deforestazione e dall’introduzione di specie invasive. Simbolo del suo lavoro è la lumaca gigante Obô, in declino, ma importantissima per salvare le foreste. E con lei hanno vinto Emanuela Saporito con il progetto Orti Alti e Marina Massaro con RecuperArti. Quest’anno, invece, il primo premio è andato a Rebecca Zaccarini con il progetto Recup, un’associazione di promozione sociale attiva a Milano e provincia nata nel 2015 per contrastare lo spreco alimentare e l’esclusione sociale, attraverso un’azione partecipata e inclusiva: nei mercati aperti i volontari recuperano il cibo prima che venga buttato via, lo dividono tra commestibile e non, e infine lo ridistribuiscono a chiunque voglia prenderlo. Il secondo premio di 5mila euro è andato a Jessica Alessi, per la Conservazione dei giganti, ossia i cetacei di Sicilia e il terzo premio a Daniela De Donno, per gli Orti di Famiglia per Sanganigwa, ossia l’ampliamento del progetto di un orfanotrofio autosufficiente e sostenibile, attraverso il consolidamento della rete idrica.

Aperte le candidature per nuove donne intraprendenti

Il concorso si svolge nel corso dell’intero anno. Le candidature si aprono dal 15 giugno al 30 settembre e possono partecipare tutte le donne maggiorenni italiane impegnate in progetti a favore del nostro Pianeta.

La candidata che presenta il progetto deve avere la nazionalità del Paese in cui partecipa all’iniziativa oppure la struttura che supporta il progetto (senza scopo di lucro o struttura avente un oggetto commerciale destinato a un progetto di tipo sociale e ambientale) deve dipendere dal diritto del Paese in cui la candidata partecipa al concorso. Si partecipa inviando la descrizione dei propri progetti compilando una scheda (che in Italia si trova online sul sito) e rinviandola via posta insieme a un dossier di candidatura. Saranno accettati i dossier che presenteranno uno o più progetti legati all’ambiente e alla biodiversità, condotti da una donna e in corso di realizzazione alla data di ricevimento del dossier (almeno 1 anno di attività). Inoltre, i progetti dovranno offrire prospettive sostenibili e che comportano un beneficio per la collettività e/o sono di interesse generale. Chi sarà la prossima a vincere? 

Per tutte le informazioni si può consultare la pagina di Yves Rocher, dove è possibile leggere il regolamento e scaricare il dossier da compilare. Yves Rocher Italia come Società Benefit è impegnata a compiere azioni impattanti nei confronti dei territori e dell’ambiente, attraverso il progetto Plant For Life che prevede la piantumazione di 10mila alberi tra Veneto e Lazio, nei confronti delle persone, sensibilizzando e incentivando la popolazione aziendale ai temi ambientali e nei confronti delle comunità, proprio attraverso il supporto dei progetti vincitori di Terre de Femmes per la conservazione del Pianeta.

Chi saranno le prossime donne che affiancheranno Yves Rocher Italia nel cambiare il mondo? Comunque vada, sarà un successo.