
L’emergenza sanitaria che sta vivendo il mondo intero limiterà, anche nel futuro, le entrate nei parchi nazionali in Thailandia. Al momento non si parla di alcuna apertura programmata e, addirittura, si sta pianificando di chiudere con regolarità le strutture per un periodo limitato.
Come riportato dal Bangkok Post i parchi chiuderanno per due mesi, seppur non continuativi. L’idea è quella di proteggere la fauna presente nelle riserve in modo tale da farla riposare e prosperare lontana dagli occhi indiscreti dell’essere umano.
Con lo stop alle attività causato dal lockdown, gli esemplari dei 133 parchi nazionali della Thailandia sono aumentati. Questa notizia fa ben sperare per la nascita di nuovi cuccioli anche se attualmente non è possibile censire gli animali selvatici per i blocchi imposti dal Governo.
La direttrice generale del Dipartimento dei Parchi Nazionali, Natura e Conservazione delle Piante, Thanya Netithammakun, ha annunciato questa nuova scelta. “L'assenza di turisti porta al recupero della fauna selvatica e chiudere i parchi per un po’ di tempo durante l’anno sarebbe importante per aumentare gli esemplari di tante specie”.
Le autorità stanno pensando di chiudere i parchi per almeno 2-3 mesi in modo da consentire agli animali una riproduzione in totale sicurezza e senza alcun disturbo esterno.