La vita oltre le fiamme: così a Genova da 3 amici è nato un progetto di riforestazione nelle zone distrutte da incendi dolosi

Oggi, 21 marzo, si celebra la Giornata Internazionale delle Foreste. Questo è il racconto di A Thousand Trees Project, un progetto di riforestazione del Monte Moro di Genova, colpito per due volte da incendi dolosi.
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Beatrice Barra 21 Marzo 2022

Tre amici, mille alberi e la voglia di dare una mano – anzi, un pollice verde – alla natura che “sta bruciando”. È da queste premesse che nasce A Thousand Trees, un progetto di riforestazione del Monte Moro, a Genova, colpito dagli incendi nel 2017 e poi, ancora, lo scorso febbraio.

Il loro motto è “Rimboschiamoci le maniche” e la loro casa è la Liguria, la regione italiana che detiene, con il 66,3%, il primato per la percentuale di suolo ricoperta da boschi, come emerge dal Rapporto SDGs 2020 dell’Istat. Nonostante ciò, gli incendi nella zona sono una costante da diversi anni, come ci spiega uno dei fondatori del progetto, Matteo Ciappina.

Dopo le fiamme del 2017 e “in concomitanza con l’Amazzonia che bruciava”, Matteo e i suoi due amici sentono il bisogno di fare qualcosa per aiutare la natura devastata dagli incendi. Così, pensano di rinverdire le pareti nere del “monte dietro casa”, coinvolgendo la cittadinanza. Da una parte, chiedono agli anziani di lasciare una piantina pagata al vivaio del quartiere. Dall’altra, invitano giovani e associazioni a salire sul monte insieme a loro.

Studiano le zone migliori, si fanno consigliare da esperti e riuniscono persone di tutte le età spinte dal desiderio di sentirsi utili e fare qualcosa per l’ambiente. Da quel momento in poi, ogni domenica mattina, i volontari di A Thousand Trees rinunciano a dormire un’ora in più per salire in cima al Moro a piantare alberi e “sorrisi a non so quanti denti”, spiega Matteo.

"La situazione è tragica, ma noi non ci perdiamo d'animo. Siamo pronti a ricominciare"

Aiutare la natura, però, non è il loro unico obiettivo. Genova è la città con il minore numero di alberi per abitanti”: il progetto, quindi, vuole essere un esempio per il comune e il municipio che dovrebbero investire maggiormente sul verde pubblico, affinché sia rispettato e incrementato.

Infatti, dopo le fiamme del 2017, i volontari di A Thousand Trees hanno richiesto anche un sistema antincendio sul monte. Se fosse stato installato nei tempi previsti, avrebbe evitato il disastro di febbraio, salvando gli alberi piantati dai volontari sul Monte Moro due anni prima. Così non è stato.

Devi sapere che la situazione di Genova rispecchia bene quella dell’Italia in generale. Nel 2020, infatti, è stato registrato un aumento del 18,3% degli incendi. Di questi, l’8,1% sono stati accertati come dolosi o colposi, come si evince dal rapporto Ecomafia – SISEF 2021 di Legambiente. Questo ha portato la distruzione di oltre 62mila ettari, con l’82% della superficie boscata e non boscata data alle fiamme.

Progetti come A Thousand Trees, se applicati su larga scala, potrebbero fare la differenza. Ricorda, però, che le buone intenzioni non sono sufficienti. Non basta piantare alberi, “bisogna farlo con cognizione di causa, studiare e seguire le piante assiduamente per almeno i primi 3-5 anni”.

L’impegno necessario è notevole, la situazione è tragica, ma Matteo e la sua squadra non hanno intenzione di perdersi d’animo e sono “pronti a ricominciare, sempre con il sorriso”.