L’acqua è vita: salviamo l’acqua con le nostre mani

Essere sostenibili non significa solo differenziare e riciclare, scegliere energie rinnovabili o acquistare l’auto elettrica. Essere sostenibili significa valorizzare e risparmiare le risorse più preziose della terra, dagli alberi alla fonte della vita: l’acqua.
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Ciaopeople Studios 22 Marzo 2020

In questo periodo di forte emergenza le parole che ricorrono spesso sulle labbra della gente sono relative ai cambiamenti climatici, alle temperature in aumento, all’inquinamento e ai gas serra che stanno provocando gravi danni al pianeta e si avvicinano a livelli di non ritorno. Ma se parlare di sostenibilità ormai è quasi di moda e ciascuno è propenso a risparmiare sull’energia, a efficientare la propria casa o a cambiare abitudini per andare al lavoro o fare la spesa, tuttavia non si fa ancora abbastanza per ciò che riguarda un bene imprescindibile come l’acqua. Origine della vita, fonte di sostentamento vitale per ogni essere umano e per ogni essere vivente, l’acqua non è ancora abbastanza protetta da un uso irresponsabile. Aprire il rubinetto e trovarsi acqua fresca e pulita tutti i giorni sembra essere solo un diritto: invece l’acqua è una risorsa da proteggere.

L’Italia nel 2040: stress idrico in fascia critica

Se qualcuno pensa di essere al sicuro perché l’acqua ora c’è, si sta sbagliando. Secondo il World Resources Institute entro il 2040 lo stress idrico dell’Italia – cioè il rapporto tra l'uso dell'acqua e l'approvvigionamento idrico – rientrerà nella fascia critica "alta" (la quarta su cinque). In Italia l’acqua non è sicuramente un bene illimitato e fra qualche anno lo sarà ancora meno. Perciò va salvaguardato. Ecco perché il 22 marzo è stata istituita la Giornata Mondiale dell’Acqua: per dare importanza a questo bene comune e ragionare insieme di sprechi e nuovi modelli per attivare un consumo sostenibile.

Lo spreco dell’acqua in ogni casa

Ogni genitore sa che avere un adolescente in casa significa aumentare i litri di acqua consumati al giorno, ma non è solo un periodo di crescita limitato a impattare sui consumi. Sono le nostre abitudini quotidiane a non essere sostenibili: non del tutto. Pensiamo che in media una famiglia italiana consuma poco più di 100 litri al giorno mentre in realtà il consumo domestico di acqua in Italia è di 220 litri pro capite al giorno. Un dato enorme se si pensa che ogni italiano millanta di non sprecare acqua. In genere ci si comporta in modo più responsabile solo in certe stagioni e in certi luoghi considerati da tutti più soggetti a rischio.

La ricerca di Finish fotografa la realtà italiana

Per capire veramente quali sono le abitudini degli italiani, Finish ha realizzato con Ipsos una ricerca su un campione rappresentativo di 1.000 individui dalla quale emerge la scarsa preoccupazione per l'acqua a causa, appunto, di un’errata percezione dei reali consumi di una famiglia. Significa che per responsabilizzare le persone la prima cosa da fare è puntare sulla consapevolezza di ciò che sta avvenendo e di come proteggere questo bene prezioso. Alcuni dati raccolti, infatti, confermano che oggi solo 2 italiani su 10 pensano che la scarsità d’acqua sia già un problema.

Le cattive abitudini che sembrano buone

La ricerca di Finish è chiara. Nel 39% delle case italiane non è presente la lavastoviglie e dove c’è (61%) l'abitudine a lavare i piatti a mano è ancora molto diffusa, sprecando molta acqua: la lavastoviglie permette di usare 12 l contro i 122 l del lavaggio a mano.* Inoltre, la maggior parte degli italiani sa che per risparmiare acqua si deve utilizzare la lavastoviglie a pieno carico, ma solo il 50% se ne ricorda nella realtà. Anche il giardino può rappresentare uno spreco: 8 italiani su 10 si occupano di giardini o di piante da innaffiare. Il 62% se ne occupa la sera quando in realtà il momento migliore è la mattina, così da evitare il ristagno dell’acqua. L’acqua è nelle nostre mani, anche quando usiamo la lavastoviglie: se non risciacquassimo i piatti prima di inserirli nella lavastoviglie come fa il 58% degli italiani non sprecheremmo fino a 38 litri alla volta.

Finish e la sua azione nella difesa dell’italianità

L’azione di Finish non termina con l’analisi degli sprechi, ma si allarga, in collaborazione con Future Food Institute, centro di eccellenza italiano sui temi dell’innovazione agroalimentare, con l’obiettivo di sensibilizzare la salvaguardia delle risorse idriche nel settore agroalimentare. Nel decimo anniversario della nomina nella lista dei patrimoni UNESCO della Dieta Mediterranea, Finish donerà la stessa quantità sprecata mediamente per ogni prelavaggio (ossia 38 litri d’acqua) al territorio di Pollica, dove la dieta mediterranea è nata, e ai suoi prodotti per efficientare i sistemi di irrigazione, valorizzando le fonti idriche secondarie, aiutando i piccoli agricoltori del Cilento. Ma l’efficientamento idrico sarò anche l’obiettivo di un’altra azione che vede Finish collaborare con il FAI – Fondo Ambiente Italiano in concreto sul Complesso Abbaziale di S. Maria di Cerriate.

Si può fare di più per evitare lo spreco di una risorsa preziosa come l’acqua: il futuro è nelle nostre mani.

*​ ​Berkholz, P. (2016) Laboratory Investigation of Manual Dishwashing Habits and its Resource Consumptions: A Study of Consumer Panels in Seven Global Regions. Schriftenreihe der Haushaltstechnik Bonn, 1, Aachen