Lago Natron: dove si trova e perché “pietrifica” gli animali

Il Lago Natron, situato nella Rift Valley della Tanzania, è noto per il suo suggestivo e misterioso colore rosso ma anche per la capacità di “pietrificare” gli animali che si immergono nelle sue acque. Questo fenomeno naturale è legato all’elevato grado di salinità del lago che mette in atto una sorta di processo di imbalsamazione che crea l’illusione di un elemento pietrificato.
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Kevin Ben Alì Zinati 31 Ottobre 2024

Probabilmente hai sentito parlare del Lago Natron per la sua bellezza affascinante. Questo lago alcalino situato nella parte nord-est della Tanzania si contraddistingue infatti per un insolito colore rosso che da decenni stupisce e incuriosite scienziati e turisti.

La spiegazione di questo strano e misterioso è semplice. L’elevata salinità delle sue acque ha permesso la diffusione di colonie di alga spirulina e di altri cianobatteri che, con l’evaporazione tipica della stagione calda e secca, tendono ad assumere una colorazione rosso scura.

Lungo 60 chilometri e al centro della Rift Valley della Tanzania, è proprio l’elevato grado di salinità che determina un’altra particolarissima caratteristica che contraddistingue il lago Natron. Quando si immergono nelle sue acque, gli animali restano “pietrificati”.

Questo fenomeno è legato appunto all’elevato grado di salinità e alla presenza di elevate concentrazioni di sodio. Nelle sue acque infatti è presente un’alta concentrazione di sali alcalini, in particolare una miscela di carbonato di sodio decaidrato e bicarbonato di sodio e un pH molto elevato, che può raggiungere valori tra 9 e 10.5.

Quando gli animali muoiono e si riversano nel lago, l’acqua altamente alcalina e salina li preserva in modo simile a un processo di imbalsamazione. I minerali disidratano i corpi e li ricoprono di una crosta di sale che crea l’illusione di un elemento pietrificato.