Il larice è una delle conifere più affascinanti, diffuse e caratteristiche delle regioni montane europee. Non solo: è noto per la sua resistenza, garantitagli da una corteccia spessa e resistente, e per la sua incredibile longevità, visto che può vivere fino addirittura a 800 anni.
È anche l’unico tra le conifere, in Europa, a perdere le foglie in inverno, offrendo quindi dall’estate all’inverno uno spettacolo di colori che varia dal verde brillante al giallo dorato.
Appartenente alla famiglia delle Pinaceae, il larice è un albero deciduo, una pianta cioè che perde le proprie foglie nella stagione sfavorevole che, nell’emisfero boreale in cui ci troviamo, è quasi sempre l’inverno.
A proposito di foglie, quelle del larice sono aghiformi, raggiungono i 2-4 centimetri di lunghezza e crescono in ciuffi su corti rami laterali. Durante il periodo estivo acquistano una colorazione verde brillante che, in autunno prima di cadere, tende invece verso una tonalità giallo dorato.
Questo ciclo stagionale distingue il larice da tutte le altre conifere, che generalmente mantengono le foglie per tutto l’anno.
Il suo tronco è diritto e può raggiungere un diametro di oltre un metro mentre la corteccia, come ti dicevo prima, è assai spessa, robusta e capace quindi di protegge l’albero dalle condizioni climatiche in costante peggioramento, dagli eventi estremi come incendi o temporali e anche dagli attacchi di insetti e parassiti.
I larici sono estremamente diffusi in Europa, in Italia sono prevalentemente presenti nelle regioni alpine. Questi alberi infatti crescono a quote elevate, spesso superiori ai 1.500 metri, e per questo trovano habitat naturali ideali nelle Alpi occidentali e centrali.
Considera poi che le foreste di larice sono particolarmente comuni nelle province di Trento, Bolzano e Belluno, dove formano boschi estesi ed estremamente ospitali per molte specie animali e vegetali. Anche se in quantità minori, Iil larice è anche presente in alcune aree dell’Appennino.
Riconoscere un larice è abbastanza semplice. L’elemento principale a cui prestare attenzione, come avrai intuito fin dall’inizio, sono le sue foglie: aghiformi, di colore verde brillante e in estate e giallo dorato in autunno, poco prima di cadere a terra.
L’altro elemento distintivo è la sua corteccia. Che è spessa, rugosa e di colore grigio-marrone, con profonde fessure che si sviluppano con l’età.