
Solo l'idea ti dovrebbe lasciare costernato: tra 15 anni il ghiacciaio della Marmolada potrebbe non esistere più. A dirlo non sono i "soliti ambientalisti catastrofisti", ma il gruppo di ricerca di glaciologia dell'Università di Padova, il quale è arrivato a questa funesta previsione, studiando lo spessore del ghiaccio attraverso il georadar ed esaminando la serie storica di misurazioni relative al ghiacciaio.
"Negli ultimi 70 anni ha perso oltre l’80% del proprio volume, passando dai 95 milioni di metri cubi del 1954 ai 14 milioni attuali", spiega Aldino Bondesan, docente di Geomorfologia all'Università di Padova e responsabile delle campagne glaciologiche per il Triveneto. "Le previsioni di una sua estinzione si avvicinano sempre di più: il ghiacciaio potrebbe avere non più di 15 anni di vita".
Il punto è che il conto alla rovescia per il ghiacciaio della Marmolada ha aumentato in maniera preoccupante la sua velocità negli ultimi anni. Se infatti dieci anni fa perdeva 5 ettari di superficie all'anno, nell'ultimo triennio si è passati a 9 ettari persi all'anno. Ovviamente il responsabile principale è il cambiamento climatico, ma è un insieme di fattori che sta determinando la fine di quello che un tempo era il più grande ghiacciaio delle Dolomiti.
"La causa non sono solo le alte temperature", fa notare il professor Mauro Varotto, sempre dell'Università di Padova. "Il ghiacciaio arretra perché si è assottigliato il suo volume; non è più un sistema vivo, comincia a erodere la superficie e quando lo spessore è inferiore a 1-2 metri lo scioglimento accelera". Immenso dispiacere per gli amanti della montagna? Eh no! La fusione dei ghiacciai è un problema che riguarda tutti, dal momento che, oltre a creare squilibri per l'intero ecosistema montano, verranno a mancare importanti riserve idriche. Ma soprattutto pensa a quale mondo lasceremo alle future generazioni: che cosa rimane della bellezza delle Dolomiti senza il loro gigante di ghiaccio?