Le 10 spiagge più belle della toscana: i luoghi meno frequentati dove immergersi nella natura

Ripidi sentieri, piccole insenature riparate dal vento e mare cristallino: sono numerose le baie in Toscana da raggiungere a piedi o via mare per passare una giornata di relax a contatto con la natura e lontano dal turismo di massa.
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Valentina Rorato 29 Aprile 2024

La Toscana è spesso sinonimo di Versilia e grandi spiaggioni attrezzati. In realtà, il suo litorale è molto frastagliato e nasconde delle spiagge che sono dei veri e propri gioiellini. Talvolta non sono facilissime da raggiungere, perché ci si arriva via mare o dopo una bella passeggiata.

Cala del Gelso ( Porto Santo Stefano)

La Cala del Gelso è una baia dell’Argentario, caratterizzata da ciottoli e acque cristalline, e si può raggiungere percorrendo un sentiero di circa 1 km. Inoltre, proprio davanti all’insenatura c’è un grosso scoglio, una sorta di isolotto, noto come Argentarola, che nasconde una cavità sottomarina detta “Grotta delle Pumadorine”.

Cala San Quirico (Populonia)

Cala San Quirico è il luogo ideale per riposare dopo una bella escursione di trekking e, soprattutto, per chi ama fare snorkeling. È una baia raggiungibile da Porto di Baratti e da Cala Moresca percorrendo la strada costiera chiamata Via dei Cavalleggeri.

Cala Martina (Grosseto)

Cala Martina si può raggiungere a piedi o in bicicletta, lungo un sentiero lungo (la passeggiata dura circa 45 minuti) o via mare. Si trova adiacente a Cala Violina, ma è meno frequentata, proprio perché meno accessibile. É molto piccola: è lunga circa 500 metri e larga una decina.

Spiaggia di Feniglia (Orbetello)

Feniglia è una striscia di sabbia che collega l’Argentario con la terra ferma. É meno selvaggia delle altre, ma è un buon compromesso per chi non ha voglia di fare lunghe camminate.

Spiaggia dell’Osa (Talamone – Albania)

La spiaggia dell’Osa, che prende il nome dall’omonimo fiume, è un gioiellino della Maremma. Si estende dal promontorio di Fonteblanda fino ad arrivare ad Albinia.

Cala di Forno (Maremma)

Cala di Forno è una picca baia, racchiusa tra Cala Francese e la scogliera di Talomone. É nota per essere stata un importante set cinematografico, perché qui hanno girato  1984 una delle scene finali del film "Non ci resta che piangere", ovvero quella in cui Benigni e Troisi arrivano di corsa sulla spiaggia di “Palos”, cercando di fermare Cristoforo Colombo, ma anche "Al lupo, al lupo" di Carlo Verdone e "L'amore ritrovato" con Stefano Accorsi e Maya Sansa.

La Cacciarella  (Porto Santo Stefano)

La Cacciarella si raggiunge solo con un ripido sentiero sterrato, decisamente faticoso. Una volta arrivati alla baia non ci sono servizi, ma il mare è bellissimo. É meta degli appassionati di snorkeling e anche di chi pratica immersione subacquea per la presenza del “Cristo Redentore”.

Fosso alle Canne (Piombino)

Fosso alle Canne è un’insenatura vicino a Piombino, che si può raggiungere solo a piedi o in mountain bike. Non ha sabbia, ma ghiaia e scogli ed è in ombra nelle ore più calde.

Buca delle Fate (Piombino)

La Buca delle Fate si raggiunge con fatica via terra: si deve percorre un sentiero impegnativo, ma praticabile. É una baia nascosta nel Golfo di Baratti. Inoltre, poco distante da qui si trova il Parco Archeologico di Baratti e Populonia, dove ripercorre la storia Etrusca.

Mar Morto (Porto Santo Stefano)

Mar Morto non ha nulla a che vedere con il più famoso lago salato, ma è una caletta dell'Argentario raggiungibili via terra, con una passeggiata di circa 4 km. Il nome deriva dalla caratteristica barriera di scogli che forma delle piscine naturali.