Le acque degli oceani sono troppo calde e così gli animali marini “traslocano” ai poli

Tanti animali marini, tra cui le balene, stanno lasciando le acque degli oceani per andare verso i poli a causa del riscaldamento delle acque: alcune specie rischiano seriamente l’estinzione.
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Alessandro Artuso 5 Aprile 2020

La temperatura dell'acqua dei nostri mari è in forte aumento a tal punto che le previsioni parlano di oltre un grado e mezzo in più entro il 2050. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology in base alle ricerche delle Università di Bristol e di Exter ha evidenziato come sono sempre di più gli animali che si spingono dall'oceano verso i poli alla ricerca di acque più fredde. I cambiamenti climatici hanno quindi provocato condizioni delle acque inadatte per la salute di alcune specie marine come plancton e balene.

I risultati

Gli spostamenti degli animali marini sono stati al centro di uno studio che ha preso in esame dati molto lontani nel tempo (100 anni fa). Il riscaldamento globale e anche la loro collocazione geografica ha provocato con il passare del tempo una profonda migrazione, facendo cercare agli animali zone più fresche dove poter vivere senza problemi per la loro salute. Ed è così che molte specie hanno lasciato l'Equatore per dirigersi verso i poli. Le zone calde rendono la vita difficile a molti animali che quindi decidono di cambiare casa.

Il pinguino imperatore, ad esempio, è uno degli esemplari che sta soffrendo di più per i mari caldi, mentre altre specie si sono sapute adattare e sono così andate via. Non è però raro che molti animali decidano di rimanere nelle zone dove sono sempre stati, con tutte le conseguenze del caso tra cui il serio rischio di estinzione.