Le banche europee promettono emissioni zero entro il 2050 e intanto investono su gas e petrolio

Un report della campagna ShareAction ha mostrato come, dopo l’adesione al Glasgow Financial Alliance for Net Zero, 25 banche europee abbiano investito in totale 33 milioni di dollari per sovvenzionare la ricerca di nuovi siti di estrazione di combustibili fossili.
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Giulia Dallagiovanna 17 Febbraio 2022

A discapito di quanto promesso in occasione della Cop26, sembra che le maggiori banche europee continuino a finanziare l'estrazione di gas e petrolio. Lo ha rilevato un rapporto della campagna ShareAction, il cui obiettivo è proprio quello di promuovere investimenti sostenibili a beneficio del Pianeta, parlando di ben 33 milioni di dollari destinati a una cinquantina di compagnie, allo scopo di individuare nuovi pozzi o riserve pieni di questi combustibili fossili. Interpellati dal Guardian, i diversi istituti hanno ribadito la loro volontà di perseguire l'obiettivo emissioni zero entro il 2050 e di essere impegnati in un processo di transizione verso il sostegno alle fonti rinnovabili. Processo che, a quanto emerge dall'analisi, sta andando piuttosto a rilento.

Ad Aprile 2021, 160 imprese, incluse 43 banche di 23 diversi Paesi, hanno aderito al Glasgow Financial Alliance for Net Zero. Un forum che ha preso il via pochi mesi prima della Cop26 allo scopo di ridurre il contenuto di carbonio dei loro assets (ovvero dei beni, in questo caso delle azioni, dei bond e di tutto ciò che viene scambiato all'interno del mercato finanziario) entro il 2030. A guidare l'iniziativa, Mark Carney, l'ex governatore della Banca d'Inghilterra.

Ora però i fatti sembrano contraddire i buoni propositi. 25 istituti di credito, guidati da colossi come HSBC, BNP Paribas, Barclays Bank e Deutsche Bank, hanno infatti investito milioni di dollari, prestando soldi e finanziando importanti compagnie del petrolio e del gas come Exxon Mobil, Saudi Aramco, Shell e BP. Alcune di loro peraltro stanno beneficiando già dell'aumento dei prezzi del gas di inizio anno.

Come ormai saprai, ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili è essenziale per mitigare gli effetti della crisi climatica. A maggio, la Iea (Agenzia internazionale dell'energia) ha spiegato molto chiaramente che deve essere bloccata l'apertura di qualsiasi nuovo sito di estrazione di gas, petrolio o carbone se vogliamo avere una concreta chance di mantenere la temperatura globale di massimo 1,5 gradi superiore a quella dell'epoca pre-industriale. Gli impegni presi sul fronte della sostenibilità dunque non possono ridursi a semplici slogan, ma devono essere seguiti da azioni che dimostrino quanto meno la buona volontà.