
Alcune di loro sono state portate sull’isola qualche anno fa, precisamente nel 2018, per le riprese del film di Mario Martone "Capri-Revolution", ma la specie era già presente sul territorio da quando, negli anni ’80, fu reintrodotta a seguito di un incendio che aveva lasciato Capri gravemente danneggiata. Ora, l’amministrazione comunale di Anacapri ha deciso che le capre selvatiche dovranno essere cacciate dal Monte Solaro, dove pascolavano indisturbate: la loro presenza sta mettendo a rischio la flora autoctona del territorio. Le oltre 900 specie floreali ospitate sul monte più alto dell'isola, infatti, diventano troppo spesso cibo per le capre, con danni per la biodiversità.
“Per il film furono impiegate diverse capre e qualcuna, verosimilmente, non fu recuperata: lasciate libere sul Solaro, la natura ha fatto il suo corso”, ha raccontato il vicesindaco di Anacapri, Franco Cerrotta.
Siccome questa situazione di squilibrio all’interno dell’ecosistema isolano è in parte responsabilità dell'uomo, sarà l'uomo stesso a dover trovare una soluzione: al momento, quella individuata per salvaguardare il Monte Solaro consiste nel trasferire gli esemplari di capra selvatica in un’azienda agricola. Sono già partite, anche attraverso i social, le candidature per adottare gli animali simbolo dell’isola, amati e fotografati da turisti e locali.
Tra i candidati, ci sarebbe anche il Corbaro Park dell’isola di Ischia: “Dal Solaro all’Epomeo, cambierebbe poco per loro, con un trasferimento in traghetto e una nuova vita sull’isola verde, dove le nostre caprette vengono coccolate come vere e proprie signorine”, hanno spiegato, sempre alla Repubblica, i due giovani pastori che gestiscono il parco, Gaetano Catuogno e Massimo De Michele.
In ogni caso, la volontà dell’amministrazione locale è che le capre vengano trasferite in maniera sicura e con il vincolo di non macellazione. L’Asl veterinaria ha dato precise disposizioni per garantire la salute degli animali che, prima di raggiungere una destinazione definitiva, saranno riuniti di un’area recintata.