Le cave di marmo di Carrara inquinano? Sì, se la marmettola non viene smaltita

Anche il marmo più pregiato d’Italia inquina, se gli scarti di lavorazione non vengono smaltiti nella maniera corretta. E la denuncia di Arpat parla chiaro: le cave toscane non sembrano rispettare le disposizioni.
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Sara Polotti 2 Agosto 2022

Non sarebbe la prima volta: che le cave di marmo inquinino (se gli scarti di lavorazione non vengono smaltiti al meglio) è risaputo, e sono diversi gli impianti che in passato sono stati chiusi a causa dell'errata gestione degli scarti di lavorazione.

Anche il marmo più pregiato d'Italia, quello che rende il nostro Paese famoso in tutto il mondo, non ne è esente: a Carrara a quanto pare le cave non smaltiscono a dovere la marmettola, causando potenzialmente gravi disastri ambientali.

Cos'è la marmettola

Prima di tutto, è importante capire cosa sia la marmettola per rendersi conto di quanto sia pericolosa per l'ambiente. La marmettola è uno scarto di lavorazione delle cave di marmo, una polvere di marmo (ovvero carbonato di calcio quasi puro) che deriva dall'estrazione della pietra e dalla segagione.

Questa polvere minerale bianca e impalpabile, quando lasciata a terra ed esposta agli agenti atmosferici (come la pioggia), si trasforma facilmente in una fanghiglia dannosa e rischiosa, perché una volta secca cementifica gli alvei dei fiumi e dei torrenti, formando uno strato impermeabile che distrugge ogni forma di vita e che devasta i microhabitat, occludendo allo stesso tempo le branchie dei pesci e degli invertebrati. E incrementando, a causa della solidificazione, il rischio di esondazioni.

Ad essere inquinate dalla marmettola, peraltro, non sono solo le acque superficiali, ma anche quelle sotterranee e le sorgenti.

Come si smaltisce la marmettola

Ogni cava dovrebbe smaltire la marmettola raccogliendola e trattandola come uno scarto di lavorazione e come rifiuto speciale, portandola negli impianti appositi. Come fanno sapere da Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana), "il materiale rimane soggetto alle disposizioni sui rifiuti (ass. Sez. III n. 47085, 19/12/2008) e deve essere classificato con il codice "CER 01 04 13 – rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce 01 04 07".

Il corretto smaltimento, d'altra parte, non è utile solo perché evita inquinamento e disastri, ma perché permette di riutilizzare la marmettola per altri scopi e in altri impianti, come per esempio nel campo dell'edilizia e dell'industria.

I numeri parlano di inquinamento

Tuttavia, fanno sapere sempre da Arpat, "il quantitativo complessivo di marmettola desunto dalle dichiarazioni MUD relative alle attività estrattive e di trasformazione dell’intero comprensorio Apuo-Versiliese è tale da rendere presumibile che un importante quantitativo di marmettola non venga gestito".

In altre parole: le cave di marmo toscane e apuane, ovvero quelle che trattano il marmo di Carrara, guardando ai numeri non smaltiscono correttamente la marmettola, lasciandola con tutta probabilità semplicemente nei piazzali.